Oggi si parla del trentennale della morte di Eduardo De Filippo o anche del ventunesimo anniversario della morte di Federico Fellini. O anche di compleanni importanti: Bud Spencer, cioè Carlo Pedersoli, 85 anni; fanno 50 anni la splendida Amanda Sandrelli e Marco Van Basten. Il 31 ottobre, terremoto di San Giuliano di Puglia, 29 (fra cui 27 bambini dell’asilo, gli angeli di San Giuliano) furono vittime, dodici anni fa, di quel sisma in Molise.
Il territorio, però, oggi commemora una atroce morte sul lavoro. Nove anni fa, pomeriggio del 31 ottobre 2005, un operaio chiamato a riparare un guasto in un tombino di Martina Franca, nella fogna ci rimase, dopo che si calò sette metri sotto il livello stradale di viale Stazione, e il suo cadavere venne recuperato dopo 17 ore, la mattina dell’1 novembre, a decine di metri di distanza, sempre nella condotta della fogna.
Angelo Marotta, vittima di un incidente sul lavoro. Il partito dei comunisti italiani, da tempo, chiede l’intitolazione di una via cittadina ad Angelo Marotta. Ancora non è avvenuto. Passi per quest’anno. Ma poi basta. Il prossimo sarà il decennale e anche la legge lo consente: Martina Franca deve (non può: deve) intitolare una strada, o una piazza, ad Angelo Marotta, morto mentre lavorava.
Di seguito la nota diffusa dalla sezione del partito dei comunisti italiani di Martina Franca:
Nel giorno in cui ricorre il nono anniversario della morte dell’operaio e concittadino Angelo Marotta, la segreteria cittadina del Partito dei Comunisti Italiani constata il totale disinteresse delle istituzioni locali, Comune di Martina Franca e Prefettura, nei confronti della tragica vicenda .
Come già rimarcato in numerosi interventi pubblici e attraverso comunicazioni ufficiali, la richiesta di intitolare una strada cittadina all’operaio Marotta è rimasta inascoltata.
Nonostante i fiumi di parole, i post sui social network e comunicati stampa che giornalmente pubblicizzano qualsiasi iniziativa dell’Amministrazione Comunale, nessuna parola è stata spesa per onorare la memoria dell’operaio morto mentre svolgeva operazioni di pubblica utilità.
Il mondo del Lavoro viene, come al solito, messo da parte e neanche la sensibilità cristiana più volte rappresentata dai componenti dalla Giunta Comunale riesce ad emergere per uno scarno comunicato di commiato.
La lontananza delle istituzioni repubblicane rispetto al Lavoro è marcata con ancor più forza quando ci troviamo ad assistere all’aggressione fisica dei lavoratori nelle piazze così come successo a Roma agli operai dell’Ast di Terni.
Ci saremmo aspettati ben altro comportamento da parte di questa Amministrazione Comunale. Il silenzio di disinteresse non è meno assordante del fragore dei picchiatori nelle piazze. Il mancato riconoscimento all’operaio Marotta è un clamoroso disonore per tutta la città di Martina Franca.
La sezione Antonio Gramsci, si stringe attorno ai famigliari dell’operaio Marotta e di tutti i cittadini e lavoratori che ogni anno lo ricordano con affetto e riconoscenza. Le Istituzioni sappiano che non dimenticheremo e che la nostra richiesta sarà rinnovata ad oltranza finchè non verrà data giustizia al cittadino e operaio Angelo Marotta.