Parte la trattativa fra AmInvestco e sindacati. Forse, parte. Perché ieri il consiglio di fabbrica dell’Ilva, siderurgico di Taranto, ha detto chiaro: se gli acquirenti dell’Ilva riproponessero gli esuberi, non se ne parlerebbe neanche. E sarebbe sciopero il 3 novembre. A proposito di sciopero, c’è quello indetto per oggi dall’Usb
Parte, forse, la trattativa sull’Ilva, al ministero dello Sviluppo economico. Ministero che ieri ha escluso, dal confronto fra sindacati e impresa, la Regione Puglia e il Comune di Taranto. Gli enti locali non l’hanno presa bene. Il ministero evidenzia che trattandosi di confronto tra privati, non può esserci l’intromissione degli enti pubblici.
Intanto, sul piano della tutela ambientale, da registrare l’iniziativa presa ieri dai manifestanti in piazza Masaccio, rione Tamburi di Taranto: lunedì prossimo, ore 14, tutti davanti alla portineria D del siderurgico, per protestare.
E c’è un’iniziativa parlamentare: una mozione per la chiusura immediata dei parchi minerali. Ci permettiamo un suggerimento: ma un’ordinanza comunale di emergenza-urgenza, per realizzare i lavori in danno, è proprio impossibile?
Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:
Mozione parlamentare per la immediata cantierizzazione delle opere di copertura dei parchi minerali dello stabilmente Ilva di Taranto
Facendo seguito alle riflessioni, oggetto di una precedente nota stampa, relative al perdurante grave rischio per la salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, correlato all’inquinamento industriale, e in particolare a quanto accaduto negli ultimi tempi in occasione dei cosiddetti Wind Days, ritengo assolutamente improcrastinabile una iniziativa del governo finalizzata alla immediata cantierizzazione dei lavori di copertura dei parchi minerali.
Pertanto ho predisposto una mozione che depositerò nella prima giornata utile di lavori della Camera dei Deputati.
On. Avv. Gianfranco Chiarelli
Commissione Giustizia Camera dei Deputati
Roma, 30 ottobre 2017
La Camera
premesso che:
-La situazione ambientale nell’area di Taranto presenta forti elementi di criticità in presenza di più attività industriali nel settore della siderurgia e della lavorazione di idrocarburi.
-Studi scientifici e indagini di natura giudiziaria hanno evidenziato, in particolare, il legame tra le attività dello stabilimento siderurgico e l’inquinamento ambientale.
-Gli stessi studi hanno certificato la correlazione tra inquinamento e insorgenza di malattie, con un significativo progressivo aumento dei casi di tumore, di malattie dell’apparato respiratorio e di malformazioni, nonché un anomala diffusione di tumori in età pediatrica.
-Dal 2012, a seguito di provvedimenti della magistratura, parte degli impianti sono stati sottoposti a sequestro, con conseguente riduzione dei volumi di produzione.
-A margine dell’attività giudiziaria, attraverso un ampio intervento dello Stato, concretizzatosi con la emanazione di diversi decreti legislativi, la gestione degli stabilimenti Ilva, oggi in amministrazione straordinaria, è passata sotto il controllo di una terna di commissari governativi.
-Allo stato sono in atto trattative per il trasferimento ad una cordata di imprenditori: trattativa che si presenta particolarmente complessa e induce ad ipotizzare tempi lunghi per la sua conclusione.
-In ogni caso i tempi previsti per la realizzazione dell’ AIA risultano incompatibili con la esigenza di garantire condizioni di sicurezza per la salute dei lavoratori e dei cittadini.
-In particolare la presenza di una ampia area scoperta destinata allo stoccaggio di minerali, rappresenta una delle principali cause di diffusione di polveri, soprattutto in occasione dei cosiddetti wind days, giornate molto ventose.
-Gli ultimi fenomeni registrati, ed ampiamente documentati a livello di stampa internazionale, hanno evidenziato un livello altissimo di rischio per l’ambiente e la salute.
-In presenza di una situazione di elevata criticità il sindaco di Taranto ha emanato, in occasione dei wind days, ordinanza di chiusura delle scuole site nel rione Tamburi, quartiere più vicino all’insediamento industriale, oltre ad una serie di ulteriori prescrizioni per tutti i cittadini, che hanno determinato una forte limitazione per lo svolgimento delle normali attività, e in particolare per il diritto alla istruzione.
-La copertura dei parchi minerali, prevista dall’ AIA, è da ritenersi opera di assoluta urgenza non più rinviabile.
Impegna il Governo:
1)Ad individuare sul piano normativo, in relazione agli accordi sulla cessione degli asset Ilva, interventi che prescrivano, quale condizione irrinunciabile, l’immediata cantierizzazione dei lavori per la copertura dei parchi minerali.
2)In alternativa, a provvedere, con emanazione di atto normativo urgente, affinché sia l’attuale gestione commissariale ad attivarsi, reperendo i fondi necessari, anche con eventuale ricorso ai fondi rivenienti dal sequestro ai danni della famiglia Riva, con conseguente rimodulazione degli accordi per il trasferimento alla nuova gestione.