Nell’incontro dell’8 novembre, presumibilmente, sarà fatta chiarezza. Sui criteri di assunzione in AmIvestco anziché di messa in cassa integrazione, sui criteri anche di comunicazione (per chi è assunto “egregio signora”, per gli altri no) e anche per fugare i dubbi sulla scelta operata in base alla “controllabilità” dei lavoratori più che sulla bravura.