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Arnesano: Opera Prima Gli appuntamenti

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Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:

In casa Opera Prima novembre ricco e interamente dedicato a Rachmaninov e Poulenc. In questo mese si concentrano, infatti, tre appuntamenti della sesta Stagione Concertistica di Opera Prima 2023/24 di scena nel Teatro “Oratorio Don Orione” di Arnesano (Le). Come sempre organizzata dall’omonima associazione presieduta da Vincenzo Rana, con il contributo del Ministero della Cultura e il sostegno della Regione Puglia, si prepara ad ospitare sabato 4 novembre, alle ore 19.30, un recital per violoncello e pianoforte con lo straordinario giovane violoncellista Enrico Pagano, vincitore della XVIII Kachaturian International Competition in Armenia, in duo con il pianista romano Massimo Spada; il 18 novembre un concerto interamente dedicato alle liriche di Rachmaninov con il tenore Sergey Radchenko e Liubov Gromoglasova al pianoforte; il 22 novembre, nel giorno di Santa Cecilia, protettrice dei musicisti, un omaggio ai bambini con l’Histoire de Babar di F. Poulenc con Camilla Chiga al pianoforte, Alessandra De Luca, voce recitante e illustrazioni di Paolo Guido.

 

I tre appuntamenti di novembre rientrano nel Progetto Speciale del MIC dal titolo Da Rachmaninov a Poulenc: nostalgia e ironia nella musica cameristica del Novecento”, una serie di concerti e approfondimenti tematici dedicati al repertorio cameristico di Sergej Vasil’evič Rachmaninov in occasione del 150° anniversario della nascita, a Francis Jean Marcel Poulenc per i 60 anni dalla morte e ai compositori a loro vicini.

Rachmaninov e Poulenc hanno simboleggiato due modi nettamente diversi di consacrarsi alla musica, esprimendone significati e ambiti diametralmente opposti he qui verranno in qualche modo “analizzati”.

 

SABATO 4 NOVEMBRE

Nel teatrino di Arnesano arriva uno dei violoncellisti attualmente più premiati e richiesti a livello mondiale, Ettore Pagano. In duo con il pianista romano Massimo Spada, interpreta Il violoncello in Poulenc e Rachmaninov, un concerto in cui il fascino del timbro dolce e caloroso del violoncello si fonde a quello del pianoforte, in un continuum di suggestioni melodiche e slanci passionali, passando attraverso le composizioni dei due grandi autori.

Ingresso 7 euro.

Il concerto, prodotto per la Stagione Concertistica Opera Prima di Arnesano (Le), è già andato in scena domenica 22 ottobre a Lucca, per la Stagione Lucca Classica.

 

SABATO 18 NOVEMBRE

Rachmaninov, riconosciuto dal pubblico come l’ultimo dei grandi pianisti-compositori di stampo ottocentesco, amato dai pianisti per l’immenso repertorio virtuosistico che ha donato, nel concerto di sabato 18 novembre viene proposto nell’insolita veste di compositore di brani da camera strumentali e vocali. Liubov Gromoglasova e il tenore Sergey Radchenko proporranno, appunto, le liriche di Rachmaninov.

 

MERCOLEDì 22 NOVEMBRE

  1. Poulenc, definito ancora oggi come un romantico attardato, uno Chopin del ventesimo secolo, rappresenta uno stile melodico ed armonico naturale in un’epoca segnata dalle sperimentazioni sonore. La sua musica, che si potrebbe in qualche modo definire anti-romantica ma anche anti-impressionista, costituisce l’altra faccia del mondo rispetto sia all’universo di Rachmaninov che di Debussy, rimandando piuttosto allo stile popolare e vivace del music-hall e del cabaret.

La favola musicale “Histoire de Babar, le petit éléphant”, è al centro dell’immancabile concerto della “Serie Educational” di Opera Prima. È in programma il 22 novembre, ore 18.30, con Camilla Chiga al pianoforte, Alessandra De Luca, voce narrante e le illustrazioni di Paolo Guido.

Ingresso intero 7 euro, gratuito per i bambini del Progetto SMA, 3,50 euro per i genitori di bambini del Progetto SMA.

 

LA SESTA STAGIONE OPERA PRIMA, fino al 20 aprile 2024

Opera Prima con questa sesta stagione ha voluto disegnare un percorso artistico e culturale molto vario sia nei generi che nelle forme, affidando a musicisti di grande prestigio e a giovani emergenti di assoluto valore, la presentazione di un repertorio incredibilmente articolato e complesso, attivando collaborazioni con Istituzioni Concertistiche storiche e di grande spessore organizzativo come Lucca Classica e il Centro Paolo Grassi di Martina Franca (Ta), e dedicando, non per ultimo, ai più piccoli consumatori di musica, i musicisti di Sistema Musica Arnesano, il tanto desiderato pubblico di domani, produzioni di incondizionato valore artistico.

 

La Stagione Concertistica 2023-24 si conferma, dunque, punto di riferimento nella vita musicale salentina e pugliese più in generale, con un ricco e originale programma di concerti tradizionalmente previsti il sabato sera, affidati ad alcuni fra i più rappresentativi interpreti della scena musicale pugliese e nazionale.

Fino al 20 aprile 2024dieci appuntamenti, trenta artisti, un programma che attraversa gli stili, con organici molto vari tra loro.

Il cartellone è incentrato sugli elementi che da sempre caratterizzano l’attività concertistica di Opera Prima: l’originalità delle proposte, la particolarità degli interpreti, la presenza di giovani talenti.

I riflettori saranno puntati anche quest’anno sulle giovani promesse, ribadendo l’impegno dell’Associazione a sostenere la vita artistica dei musicisti nell’impegnativo cammino professionale che hanno scelto per la vita. Attenzione verrà data anche alle realtà musicali di qualità del territorio, per dimostrare che non è necessario andare oltre confine per trovare proposte interessanti, ma bisogna, invece, tenere lo sguardo ben saldo intorno a sé.

 

APPUNTAMENTI SUCCESSIVI

Il 16 dicembre unico appuntamento in sede differente, presso il Centro Congressi del Complesso Ecotekne, dove si terrà il concerto Brass Quintet for AIL.

L’anno nuovo comincia il 6 gennaio con una produzione di grande valore musicale e umano “Lutja e Adriatikut” con il violoncellista Redi Hasa e il fisarmonicista Rocco Nigro in cui visioni, ricordi, colori e sentimenti diventano una narrazione di grande impatto emotivo e artistico. Il 27 gennaio, lo spettacolo “L’inimitabile. D’annunzio, immaginifico poeta” di e con Isabel Russinova, con il soprano Sara Allegretta, Vincenzo Rana al pianoforte e Rodolfo Martinelli Carraresi, alla regia. Il consolidato duo formato da Ludovica Rana al violoncello e Maddalena Giacopuzzi al pianoforte il 24 febbraio proporrà “Romanza”; il 10 marzo il Coro Dilecta Musica diretto da Vincenzo Damiani, con la partecipazione al pianoforte di Carlo Maria Barile, eseguirà “Northern Lights” un viaggio nella musica vocale del XX secolo dagli USA al nord Europa. Concluderà la Stagione, il 20 aprile, il recital intitolato “Canzoni per un lungo viaggio – da Parigi a Hollywood e Broadway passando per l’America Latina” del soprano Margherita Rotondi e del pianista Vincenzo Cicchelli – anche questo il risultato di un CD pubblicato nel 2022.

 

LA CONTINUA RICERCA DI OPERA PRIMA

Un impaginato musicale, quello di Opera Prima, frutto di una continua ricerca in cui eccellenza e rinnovamento sono i paradigmi perseguiti con costante impegno grazie anche alla collaborazione con realtà artistiche di prestigio e alla presenza di artisti e nuove ed eterogenee linee di programmazione artistica.

A proposito di nuove collaborazioni, le produzioni con il duo Pagano/Spada e Radchenko/Gromoglasova, che fanno parte del Progetto Speciale del MIC, saranno replicate a Lucca Musica e al Centro Paolo Grassi di Martina Franca.

Si rinnova anche per il 2023 la collaborazione con AIL l’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma nel ricordo di Marco Arnesano, il giovane amico della comunità arnesanese, scomparso nel 2019.

 

“Opera Prima investe incessantemente in una capillare opera di formazione musicale mirata alla diffusione e fruizione della musica come patrimonio universale che deve essere reso accessibile a tutti, in particolare alle nuove generazioni, che saranno gli spettatori e i protagonisti del domani – dice Vincenzo Rana. Esserci costantemente sul territorio è un pubblico servizio e un presidio socioculturale che risponde a una pubblica necessità: fare comunità, in questo momento di grande trasformazione, è ancora più importante.

Programmare ogni anno una nuova Stagione Concertistica è come rigenerarsi: si studia cosa offrire e come rendere felici gli spettatori, come arrivare e nutrire le loro anime e noi di Opera Prima quest’anno abbiamo, ancora una volta, cercato di dare il meglio di noi stessi, per essere sempre più vicini al nostro pubblico che ci segue con immutato interesse”.

 

Costo singolo concerto 7 euro.

Per info e prenotazione singolo concerto o abbonamento 3274562684.

Dettagli su www.associazioneoperaprima.com

 

La V Stagione Concertistica di Opera Prima si realizza in partnership con Comunità Emmanuel e AIL – Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, con l’obiettivo di costruire insieme eventi che siano anche di impatto sociale.

 

Azzurra De Razza

Addetto stampa

3387755897 – azzurraderazza@gmail.com

 

 

STAGIONE CONCERTISTICA OPERA PRIMA

Sabato 4 novembre ore 19.30

Stagione concertistica – Serie Sfere Sonore

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

IL VIOLONCELLO IN POULENC E RACHMANINOFF

 

PROGRAMMA

Francis Poulenc             Sonata per violoncello e pianoforte

Allegro – Tempo di marcia 

Cavatine 

Ballabile 

Finale

 

Sergei Rachmaninoff                   Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte, op. 19

Lento – Allegro moderato

Allegro scherzando

Andante

Allegro mosso

Interpreti:

Ettore Pagano, violoncello 

Massimo Spada, pianoforte

 

SINOSSI

Secondo appuntamento della stagione 2023-2024 di Opera Prima con Ettore Pagano, uno dei violoncellisti più premiati e richiesti a livello mondiale, in duo con il pianista romano Massimo Spada

Il violoncello in Poulenc e Rachmaninov, un concerto dove il fascino del timbro dolce e caloroso del violoncello si fonde a quello del pianoforte, un continuum di suggestioni melodiche e slanci passionali passando attraverso le composizioni dei due grandi autori.

In programma due sonate per violoncello e pianoforte ancora oggi da scoprire appieno ma accomunate da un esordio decisamente meno felice, all’epoca della stesura, sia per motivi politici che di critica.

La prima sonata (1948) del compositore francese Francis Poulenc, che Ettore Napoli descrive brillantemente come «musicista dalla doppia personalità, devoto e beffardo, puro e irriverente, serio e ironico, malinconico e scherzoso» cogliendo nel vivo le caratteristiche estetiche del variegato stile compositivo; è un omaggio alla tradizione classica con il riferimento alla scansione dei quattro movimenti (Allegro – Tempo di marcia; Cavatina; Ballabile; Finale), agli schemi formali, le struggenti melodie appassionate ed al ricco intreccio tra i due strumenti che generano un dialogo continuo. Di contro la tensione ligustica verso il futuro, il costante istinto di innovazione, le tinte timbriche, l’esuberanza e l’estro del compositore creano una crasi perfettamente riuscita.

La sonata di Sergei Rachmaninov op.19, composta nel 1901, si presenta come un lavoro organico e gradevole, caratterizzato da uno spiccato senso melodico dal sapore romantico; anche qui viene mantenuta la tradizionale struttura in quattro movimenti (Lento-Allegro moderato, Allegro scherzando, Andante, Allegro mosso). Un rarefatto tempo Lento apre la composizione definendo un ambiente sonoro di mistero e di intangibilità che presto si disvela nell’Allegro moderato come uno stato di febbrile agitazione placata dal secondo movimento dove il tema di chiara matrice romantica viene esposto prima dal pianoforte e poi ripreso. Segue l’elaborazione dei due temi che diventano un’unica fusione. La ripresa conclude il movimento definendo la forma sonata tradizionale. L’acme viene raggiunto nel terzo movimento, Andante, dove il pianoforte apre un movimento colmo di sognante lirismo espressivo. Un virtuosistico vivace termina la sonata e l’intero concerto.

 

Il concerto, prodotto per la Stagione Concertistica Opera Prima di Arnesano (Le), è già andato in scena domenica 22 ottobre a Lucca, per la Stagione Lucca Classica.

 

NOTE DI SALA (di Eraldo Martucci)

  1. Poulenc, Sonata per violoncello e pianoforte

Il più bel complimento che fecero ad Enrico Caruso fu quello di paragonare la sua magnifica voce alla cavata di un violoncello: nessun altro tenore fino a quel momento aveva infatti esibito le sue fenomenali arcate di fiato, l’impeccabile legato e quel magico velluto del timbro che assomigliavano in maniera impressionante allo strumento ad arco intermedio fra la viola e il contrabbasso e che si avvicina più di tutti al suono della voce umana.

Attestato per la prima volta in una sonata di Giulio Cesare Arresti del 1665, adorato da Bach (celebri le sei Suites per violoncello solo), esaltato da Beethoven e Brahms, fu amatissimo dai grandi del Novecento, da Prokofiev a Shostakovich fino a Britten. E fu particolarmente apprezzato, seppur con una minore frequentazione, anche da Poulenc e Rachmaninoff.

Il compositore francese, nato a Parigi nel 1899 e scomparso nel 1963, dedicò gli ultimi anni della sua vita soprattutto alla musica da camera, genere che aveva frequentato solo in gioventù. E se le tre Sonate per flauto, per oboe e per clarinetto e pianoforte dominano l’intera produzione, la Sonata per violoncello e pianoforte trova comunque Poulenc al massimo delle sue possibilità.

Iniziato nel 1940 e completato nel 1948, il brano fu dedicato al violoncellista francese Pierre Fournier, che lo aveva aiutato con gli aspetti tecnici dello strumento. Il primo movimento, Allegro – Tempo di marcia, arricchisce i suoi motivi frammentari simili a fanfara con materiale maggiore per il violoncello. Nella splendida Cavatine, dopo una lunga introduzione, il violoncello riprende un tema lugubre e nostalgico, e insieme al pianoforte lo sottopone a diverse elaborazioni. Il terzo movimento, Ballabile, è un intermezzo giocoso che strizza l’occhio al Music-hall nelle sue sezioni esterne con una traccia di malinconia in quella centrale. Il Finale inizia con un severo recitativo di violoncello su aspri accordi di pianoforte, e dopo altri passaggi più dolci o vertiginosi, termina con lo stesso recitativo iniziale.

 

  1. Rachmaninoff, Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte, op. 19

Nella vasta produzione di Rachmaninoff, che comprende soprattutto musica pianistica estremamente virtuosistica, opere e sinfonie, il genere cameristico è decisamente più episodico ma con qualche capolavoro come la Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte, op. 19. Iniziata nell’estate del 1901 e terminata il primo dicembre dello stesso anno, la Sonata precede il celebre Secondo concerto per pianoforte e orchestra e fu accolta dallo stesso grande successo.

Un’energica e rigogliosa vena creativa ispira questo affascinante lavoro, che pur essendo di ampie dimensioni mantiene una plasticità formale esemplare. Sul piano espressivo vive di un’esuberanza che ha pochi confronti, quasi sovrabbondante, generosa e spontanea. «Interessante è anche la magistrale risoluzione del rapporto fra i due strumenti – osserva Andrea Zaniboni – alquanto difficile per la sovrapposizione insistita delle tessiture, con la tastiera impegnata in tutte le sue risorse virtuosistiche».

I tempi sono quattro: Allegro moderato, preceduto da un introduttivo Lento; Allegro scherzando, dove si alternano tre idee, due liriche e una inquieta e drammatica; Andante, dal respiro più disteso; e infine un infuocato Allegro mosso.

 

CURRICULUM

Massimo Spada, pianoforte

Massimo Spada, nato nel 1986 a Roma, si è avvicinato allo studio del pianoforte all’età di sei anni, e si è diplomato con il massimo dei voti e la lode nel 2005, sotto la guida del M° Pieralberto Biondi, al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma. Nel 2009 si è laureato con lode in Storia della musica, presso l’Università Sapienza. Nel 2010 si è diplomato nella Accademia pianistica di Imola “Incontri con il maestro”, sotto la guida del M° Boris Petrushansky e il M° Riccardo Risaliti. Nel 2011 si è laureato presso il Conservatorio di S. Cecilia, a Roma, nel biennio superiore di specializzazione in Musica da Camera, sotto la guida del M° Roberto Galletto. Nel 2014 si è diplomato con il massimo dei voti e la lode all’Accademia di Santa Cecilia, con il M° Benedetto Lupo e nel 2016 ha concluso il corso di Musica da Camera con il M° Carlo Fabiano.

Collabora abitualmente con musicisti come Roberto González-Monjas, Beatrice Rana, Andrea Obiso, David & Diego Romano, Masha Diatchenko & Andrea Oliva. La sua intensa attività concertistica l’ha portato a esibirsi in moltissimi festival in Italia e Asia. Lavora abitualmente nel campo della promozione e diffusione della musica contemporanea, esibendosi in importanti sedi quali il Parco della Musica, Palazzo Valentini e molti altri.

Dal 2011 è il pianista dell’Ensemble Novecento, diretto dal M° Carlo Rizzari. Nel 2013 è stato invitato a suonare presso l’Associazione Nuova Consonanza, ed ha tenuto la prima esecuzione italiana della Sonata per Viola e Pianoforte di Lowell Liebermann.

È risultato vincitore assoluto in numerosi concorsi.

È docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia, e a Roma presso l’accademia Avos Project, di cui è membro fondatore.

 

Ettore Pagano, violoncello (www.ettorepagano.com)

Ettore Pagano (violoncello), nato a Roma nel 2003, ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni. Allievo dell’Accademia Chigiana sotto la guida di Antonio Meneses e David Geringas, ha frequentato la Pavia Cello Academy con Enrico Dindo e l’Accademia W.Stauffer di Cremona. Ha terminato il corso di Laurea triennale al Conservatorio di S. Cecilia a Roma laureandosi con il massimo dei voti, lode e menzione. Dal 2013 ad oggi gli è stato assegnato il primo premio assoluto in oltre 40 concorsi nazionali e internazionali.

In particolare, nel 2017 ha ottenuto dalla New York International Artist Association una borsa di studio e un concerto premio alla prestigiosa Carnegie Hall; nel 2019 ha vinto il Primo premio al Concorso “Giovani musicisti” promosso dalla Filarmonica della Scala; nel corso del 2020 ha conseguito il Primo premio al Concorso “J.Brahms” di Portschach;  è stato il più giovane dei finalisti del Concorso “Janigro” di Zagabria; ha vinto il “A.Kull Cello Competition” di Graz.

Il più recente riconoscimento internazionale che arricchisce il suo già cospicuo palmares di vittorie è il primo premio al prestigioso Khachaturian Cello Competition svoltosi nel giugno 2022 a Yerevan.

 

E’ stato già invitato a suonare in recital su importanti ribalte internazionali a Parigi, in Germania (Berlino, Amburgo, Halle, Kiel), Austria, Stati Uniti d’America; e come solista con la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic, la lituana Klaipeda Chamber Orchestra, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra.

 

Nel corso del 2023-24 sono in calendario inviti in primarie società concertistiche italiane ed istituzioni orchestrali con impegni confermati – tra gli altri – a Torino, Milano, Genova, Verona, Venezia, Trieste, Bologna, Ancona, L’Aquila, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari, ecc.

 

STAGIONE CONCERTISTICA OPERA PRIMA

Sabato 18 Novembre ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

NEL SILENZIO DELLA MISTERIOSA NOTTE

 

Programma

Sergei Rachmaninoff                   Liriche per tenore e pianoforte

 

Christo è risorto (Khristos voskres) op. 26 N6

Oh no ti prego non andartene (O niet moliou né oukkhodi) op. 4 N1

Quanto mi fa male (Kak mne bol’no) op. 21 N12

La notte è triste (Notch petchalna) op. 26 N12

Sono di nuovo solo (Ia opiat odinok) op. 26 N9

Preludio in Sol maggiore op.32 N5

Siren (Lillà) op.21 N5

Bimbo sei bello come un fiore (Ditia kak tsvetok ty prekrasna) op. 8 N2

Fuggiamo cara (Pokinem milaïa) op.26 N5

Ricordi la sera (Ti pomnisch li vetscher) 1893

Da tempo amico mio (Davno l’ moï droug) op.4 N6 Elegia op.3 N1

Nel silenzio della misteriosa notte (V motchanii notchi taïnoï) op.4 N3

Oh, non cantarmi, mia bella (Ne poj, krasavica, pri mne) op.4 N4

La tempesta (Bouria) op.34 N3

Non credermi amico (Nié ver mne, droug) op. 14 N7

Acque di Primavera (Vesennié vody) op. 14 N11

Interpreti: 

Sergey Radchenko, tenore

Liubov Gromoglasova, pianoforte

SINOSSI

Da sempre gli anniversari sono un utile esercizio per rendere omaggio e approfondire la conoscenza dei grandi autori e dei grandi interpreti. Con questo spirito Nel silenzio della notte misteriosa si inserisce nelle celebrazioni per i centocinquant’anni dalla nascita di Rachmaninov. Prosegue, quindi, l’attenzione di Opera Prima per le celebrazioni dei grandi Maestri, Poulenc e Rachmaninov, a cui è dedicata tutta la programmazione di novembre 2023.

Rachmaninov sarà per sempre uno dei capisaldi del repertorio pianistico ma non solo: Sergey Radchenko, tenore, e Liubov Gromoglasova, al pianoforte, affronteranno la parimenti importante produzione di musica vocale da camera del compositore russo.

Dal 1890 al 1916 Rachmaninov musicherà più di ottanta testi tutti accomunati dalla vena culturale russa e con la dedica, palese o celata, alla madre patria del compositore. Traspare, infatti, in maniera nitida in queste pagine lo struggente lirismo, la passione, il sentimentalismo proprio del romanticismo russo ma con l’aspirazione occidentalista. È particolare pensare che proprio nel 1916 il compositore lascerà la propria patria per gli stati uniti, dove sarà insignito della cittadinanza onoraria, per sfuggire ai disordini della rivoluzione russa.

Con questo concerto si prospetta un percorso nel sentimentalismo che si esprime attraverso la voce del tenore la quale si muove sullo sfondo della parte per pianoforte. Una produzione che attraversa le prime due fasi della vita compositiva di Rachmaninov, dalla gioventù ad una prima maturità compositiva ma dove in entrambi i casi si scorge da subito la pregnanza del pianismo con le inconfondibili arditezze tecniche e armoniche anche quando ha la sola funzione di accompagnamento e ancor di più nelle immancabili sezioni di preludio.

Il concerto, prodotto per la Stagione Concertistica Opera Prima di Arnesano (Le), andrà in scena a Martina Franca, al Centro Paolo Grassi, venerdì 17 novembre.

 

NOTE DI SALA (di Eraldo Martucci)

  1. Rachmaninoff, Liriche per tenore e pianoforte

Anche se nel Vocalise il canto muto e sinuoso del soprano sembra riflettere quella sensazione di voluttuosa malinconia che si incontra spesso nella musica di Rachmaninoff, è solo ascoltando le altre romanze da camera per voce e pianoforte che si comprende quanto lo stile vocale del compositore fosse profondamente radicato nella tradizione canora e nel linguaggio russi. «Sono un compositore russo – scriveva infatti nel 1941 – e la terra in cui sono nato ha influenzato il mio temperamento […] Quello che cerco di fare, quando scrivo la mia musica, è far sì che dica in modo semplice e diretto quello che ho nel cuore quando compongo. Se c’è amore, o amarezza, o tristezza, o religiosità, quelle atmosfere diventano parte della mia musica, e questa diventa bella o amara o triste o religiosa».

Non sorprende, quindi, che dopo l’esilio nel 1917 l’autore non abbia più composto per voce sola. Tra il 1890 e il 1916 aveva invece scritto otto cicli vocali da camera (più una serie di pezzi singoli) musicando oltre 80 testi di autori classici come Puskin o contemporanei, all’epoca molto celebri, come Aleksei Tolstoi e Konstantin Balmont. Con la sua sensibilità riuscì così a portare a un alto livello artistico una tradizione – quella appunto dei cicli vocali da camera – che si era diffusa in Russia grazie a Glinka e che aveva poi trovato degni successori in Musorgskij, Cajkovskij e Rimskij-Korsakov.

«Questi cicli furono per Rachmaninoff – scrive Anna Giust – anche una sorta di laboratorio su piccola scala di quanto avrebbe poi realizzato nelle opere di dimensioni maggiori. Così, a partire da elementi melodici fino a procedimenti con cui costruire gli straordinari picchi di tensione per i quali è di tanto impatto, una sorta di osmosi si osserva tra queste opere e le maggiori. Tuttavia, essi appaiono in continuità anche con le opere puramente strumentali».

 

CURRICULUM

SERGEY RADCHENKO, tenore, è nato in Russia. Laureato all’ Università di Mosca in Ingegneria, nel 2010 entra al Conservatorio Chaikovsky di Mosca. Nel 2011 viene invitato a far parte del Young Artist Program al Teatro Bolshoi diretto Dmitry Vdovin e partecipa al Washington National Opera Young Artist Program. Si perfeziona nel repertorio italiano all’Accademia d’Arte Lirica di Osimo.

Al Teatro Bolshoi di Mosca è stato Dmitri in Boris Godunov, Il Principe in Rusalka di Dvorák, Hermann in Pique Dame (cover), Don Juan nel Convitato di Pietra di Dargomyzhsky, Alfred e Eisenstein in Die Fledermaus, Lykov nella Sposa dello Zar di Rimsky-Korsakov, Vladimir Igorevich nel Principe Igor e altri ruoli. Alla Scala di Milano ha partecipato alla produzione di Dama di Picche, al Teatro dell’ Opera di Roma all’Angelo di fuoco, al Teatro San Carlo di Napoli è stato Lenskiy nell’Eugenio Onegin, al Teatro delle Muse di Ancona ha cantato Foresto in Attila, al Festival della valle d’Itria di Martina Franca è stato protagonista de Il Giocatore di Prokofiev, al Regio di Torino Lykov nella Sposa dello zar.

Ha cantato protagonista in Die tote Stadt di Korngold in Messico, è stato anche invitato per questa opera al teatro Novaya Opera di Mosca. Per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha partecipato all’esecuzione della Sinfonia n° 1 di Scriabin, a Le Campane di Rachmaninoff e a La Fanciulla di

Neve di Tchaikovsky.

 

LIUBOV GROMOGLASOVA (pianoforte).

Pianista, laureata con lode presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, con la M° Elena Kuznetsova. Ha partecipato a masterclass internazionali con alcuni tra i più importanti pianisti come Christopher Elton e Ruth Harte, William Fong, Aglika Genova e Liuben Dimitrov, Konstantin Lifshitz, Norma Fisher. Vincitrice di numerosi premi in concorsi e festival musicali internazionali in Russia, Gran Bretagna, Italia.

Si esibisce con successo con vari programmi solistici e di musica da camera, come solista, con orchestre, in duo pianistico con la sorella Anastasia e in varie formazioni musicali tra cui il Trio Gioconda de Vito.

Dal 2015 collabora regolarmente con il prestigioso Festival delle Valle d’Itria. Dal 2016 vive in Italia. Lavora come pianista in residence nella Fondazione Paolo Grassi a Martina Franca e anche come docente di pianoforte nella Scuola di musica della stessa fondazione, insegna ai vari corsi di perfezionamento musicale (tra di cui Triolab e Corso di perfezionamento pianistico dell’Accademia del belcanto Rodolfo Celletti).

Collabora con la Fondazione Paolo Grassi come direttore musicale dei progetti concertistici.

Nel 2020 ha creato la sua rassegna pianistica “Pianisti del XXI secolo”.

È sua l’ideazione del progetto “Stravinsky & friends” della Fondazione Paolo Grassi, premiata dal

Ministero della cultura fra i 25 progetti speciali di musica in Italia per il 2021.

Nello stesso 2020 ha inciso l’integrale delle Sinfonie di P. Tchaikovsky in arrangiamento per

pianoforte a 4 mani con la sorella Anastasia per la casa discografica “Toburecordings” (Giappone) e nel 2021 – l’integrale delle Sinfonie di L. Beethoven per la stessa etichetta discografica, nel 2023 ha cominciato il progetto dedicato alle Sinfonie di Schostakovitch.

Fa parte della giuria di diversi concorsi musicali internazionali.

 

STAGIONE CONCERTISTICA OPERA PRIMA

Mercoledì 22 Novembre ore 18.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

Progetto educational

L’HISTOIRE DE BABAR di F. Poulenc

 

Interpreti

Camilla Chiga, pianoforte

Alessandra De Luca, voce narrante

Paolo Guido, illustrazioni

 

SINOSSI

Eccezionalmente di mercoledì un altro appuntamento doppiamente celebrativo con Opera Prima: ricordiamo i sessant’anni dalla morte di Poulenc ma festeggiamo anche la festa della musica e dei musicisti che come ogni anno ricorre il 22 novembre.

A tal fine come si potrebbe festeggiare meglio se non dedicando la festa interamente ai musicisti del domani, i piccoli musicisti che già crescono in casa OperaPrima attraverso Sistema Musica Arnesano. L’unione delle due ricorrenze sembra essere l’occasione perfetta per essere celebrata con la meravigliosa storia di Babar.

A quanto pare Poulenc durante l’estate del 1940 dovette cogliere la provocazione della nipotina, che annoiata dalla lunga gestazione della composizione di Melanconie, pose sul leggio del pianoforte dello zio un libro che conosceva bene, appunto, l’Histoire de Babar: una favoletta scritta e illustrata da Jean de Brunhoff. Il compositore non poté che cogliere la provocazione e, pare, che in maniera molto istintiva cominciò a musicare le immagini e la storia compèiacendo finalmente la piccola nipotina.

In questa occasione saranno Camilla Chiga, al pianoforte e Alessandra De Luca, voce narrante, a far rivivere la particolare storia dell’elefantino Babar con la musica di Poulenc e a coinvolgere i più grandi ed i più piccoli.

 

NOTE DI SALA (di Eraldo Martucci)

  1. Poulenc, L’histoire de Babar per voce recitante e pianoforte

Se con Schumann e Ravel l’infanzia era stata fonte di ispirazione per alcuni incantevoli lavori, è nel Novecento che diventa invece destinataria di specifiche composizioni musicali. Basti pensare a Pierino e il lupo di Prokof’ev e, appunto, L’histoire de Babar di Poulenc. Il testo fu scritto nel 1931 dall’illustratore e scrittore francese Jean de Brunhoff, che si ispirò alle favole che la moglie raccontava ai figli. La storia è incentrata sull’elefante Babar, nato libero nella jungla, ma costretto a rifugiarsi in città dopo l’uccisione della madre da parte del cacciatore. Viene adottato da una ricca dama che gli permette di condurre una vita felice e ricca di comodità ma la nostalgia per la foresta non lo abbandona. E così, quando durante una passeggiata riconosce in due altri elefanti i suoi due cugini Arturo e Celeste, decide di unirsi a loro e di tornare nella jungla, dove sarà nominato re degli elefanti.

Favola che Poulenc conoscerà nel 1940 quando si trova ospite dai cugini a Brive-la-Gaillarde. Il compositore è seduto al pianoforte, ma la nipotina, a cui evidentemente non piaceva quello che stava ascoltando, gli mette sul leggio L’histoire de Babar chiedendogli di scrivere una musica che potesse accompagnare questa storia. Il musicista non si tira indietro e comincia a improvvisare, pagina dopo pagina, raccontando a modo suo le avventure di Babar. Ma lo spartito di questo piccolo capolavoro per pianoforte e voce recitante fu scritto solo nel 1945, per poi essere rielaborato nel 1962 da Jean Francaix in una versione per orchestra.

«La musica di Babar – afferma lo studioso Henry Hell nel suo libro Poulenc, musicista franceseè profondamente poetica e tenera: il musicista ha ritrovato il suo animo fanciullesco, che gli ha dettato forse le migliori pagine da lui scritte per pianoforte». Lo stile eclettico e salottiero di Poulenc si riversa così anche in questa favola musicale, attraversata da varie forme compositive come notturni e marce, ninnenanne e valzer.

 

CURRICULUM

Camilla Chiga (pianoforte) nasce a Brindisi il 2 Gennaio 2001 e si avvicina al pianoforte all’età di quattro anni e mezzo. Nel 2022 ha conseguito il Diploma Accademico di II Livello in Pianoforte ad indirizzo solistico presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, sotto la guida del M° Pasquale Iannone.

A sette anni partecipa al suo primo concorso musicale svoltosi a Muro Leccese (LE), superando brillantemente le selezioni e successivamente, in finale, conquistando il secondo posto. Da allora ha al suo attivo più di 40 premi in competizioni nazionali ed internazionali, collocandosi sempre nelle primissime posizioni; tra i tanti vanno menzionati il 1° premio nei prestigiosi concorsi “G. Rospigliosi” a Lamporecchio (PT), “Osimo Piano Hours Festival” a Osimo (AN), “Euterpe” a Corato (BA), “Pietro Argento” a Gioia del Colle (BA), il “Città di Spoleto” ed il Concorso Internazionale “Concorso Orchestra Ferruccio Busoni” a Fucecchio (FI) dove ha suonato in finalissima con l’orchestra conseguendo il Secondo Premio (primo non assegnato).

A 14 anni ha debuttato come concertista solista ad un evento organizzato dal Comune di Ugento (LE) e successivamente in giro per l’Italia. A Giardini Naxos (ME), ha debuttato con l’orchestra eseguendo il Concerto n.1 op.15 per pianoforte e orchestra di L.V. Beethoven; nel 2022 ha eseguito il celebre concerto in re minore BWV 1052 di J. S. Bach con l’orchestra del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, e nello stesso anno ha eseguito il Concerto Soirée di Nino Rota con l’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari.

Ha inciso per l’etichetta “Digressione Music”, eseguendo musiche di Liszt e Chopin per un cofanetto dedicato alla scuola pianistica del M° Pasquale Iannone.

Inoltre ha preso parte numerose masterclass, tra le altre, quella con il M° Cristiano Burato, che ha affermato “Camilla ha dentro il soffio della musica”.

 

Alessandra del Luca, operatrice culturale, attrice, autrice, educatrice, all’attività strettamente artistica accosta l’impegno nella progettazione culturale e sociale. È laureata magistrale con lode al Dams dell’Università Roma Tre. È diplomata in recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma.

Dal 2021 è direttrice artistica del progetto Audience Revolution. Dal 2022 è responsabile di produzione del Festival di Cinema del Reale, realizzato con il contributo di Apulia Film Commission.

Nel 2023 è coordinatrice generale del progetto Overground – La scena del teatro emergente.

Lavora da sette anni per il Teatro Palladium dell’Università Roma Tre. È attrice e co-autrice del progetto teatrale Fake Folk ideato da Andrea Cosentino (premio speciale Ubu 2018), e degli spettacoli Heroides e Per primo amore, diretti da Elena Bucci e Paladini di Francia, prodotti da Teatro Koreja. È attrice e autrice dello spettacolo Bandiera Bianca, vincitore del Premio Calandra 2022.

Attualmente è tra le artiste coinvolte in Viva –Tante belle cose, progetto vincitore del bando Volontariato 2019, per il quale coordina e conduce l’azione laboratoriale di coprogettazione teatrale diffusa in tre paesi dell’entroterra salentino dal titolo.

Debutta nel 2018 a Parigi con lo spettacolo in lingua francese Les Chevalier de Charlemagne prodotto da Teatro Koreja e Theatre La Girandole.

È autrice, del saggio Le identità degli spettatori: le origini e l’oggi edito da Franco Angeli. Dall’utopia alla pratica della partecipazione, pubblicato all’interno del volume Lo spettatore virale. Parallelamente al teatro prende parte a progetti cinematografici e di speakeraggio e voiceover per numerose realtà.

 

 

STAGIONE CONCERTISTICA 2023 – 2024

Programma

 

Sabato 14 Ottobre 2023 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

LUNARIA. SONGS TO THE MOON

Interpreti:

Elisa Balbo, soprano

Michele D’Elia, pianista

Fernando Greco, voce narrante

 

Sabato 4 novembre 2023 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

IL VIOLONCELLO IN POULENC E RACHMANINOV

Programma

  1. Poulenc Sonata per violoncello e pianoforte
  2. Rachmaninov Sonata per violoncello e pianoforte

Interpreti:

Ettore Pagano, violoncello

Massimo Spada, pianoforte

Progetto Speciale + replica Lucca 22 OTTOBRE

 

Sabato 18 Novembre 2023 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

NEL SILENZIO DELLA MISTERIOSA NOTTE

Programma

  1. Rachmaninov Liriche per tenore e pianoforte

Interpreti:

Sergey Radchenko, tenore

Liubov Gromoglasova, pianoforte

Progetto Speciale + replica Martina Franca 19 NOVEMBRE

 

Mercoledì 22 Novembre 2023 – ore 18.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

L’HISTOIRE DE BABAR di F. Poulenc

Interpreti

Camilla Chiga, pianoforte

Paolo Guido, illustrazioni

Alessandra De Luca, voce narrante

Progetto Speciale

 

Sabato 16 Dicembre 2023 – ore 19.30

Lecce – Università del Salento – Centro Congressi – Complesso Ecotekne

Concerto in collaborazione con AIL

Brass Quintet for AIL

 

Sabato 6 Gennaio 2023 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

LUTJA E ADRIATIKUT

Interpreti:
Redi Hasa, violoncello

Rocco Nigro, fisarmonica

 

Sabato 27 Gennaio 2024 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

L’INIMITABILE. D’ANNUNZIO, IMMAGINIFICO POETA

di e con Isabel Russinova

Interpreti:

Sara Allegretta, soprano

Vincenzo Rana, pianista

Isabel Russinova, voce narrante

Rodolfo Martinelli Carraresi, regia

 

Sabato 24 Febbraio 2024 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

ROMANZA

Interpreti:
Ludovica Rana, violoncello

Maddalena Giacopuzzi, pianoforte

 

Domenica 10 Marzo 2024 – ore 19.30

Arnesano – Chiesa Maria SS. Assunta

NORTHERN LIGHTS

Interpreti:

Coro Dilectamusica

Vincenzo Damiani, direttore

Carlo Maria Barile, pianoforte

 

Sabato 20 Aprile 2024 – ore 19.30

Arnesano – Teatro Oratorio Don Orione

Canzoni di un lungo viaggio

Margherita Rotondi, mezzosoprano

Vincenzo Cicchelli, pianoforte


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