Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:
Con l’approssimarsi delle feste di fine anno si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta mortali, provocati dall’abitudine di accendere petardi e fuochi d’artificio anche illegali. Per contenere il numero di vittime di questo tipo di incidenti, ogni anno l’Arma dei Carabinieri promuove una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani, ma non solo. Dal punto di vista della repressione, infatti, sono stati incrementati i controlli finalizzati al sequestro di prodotti illegali. I militari della Compagnia Carabinieri di Taranto, con la collaborazione della squadra artificieri del locale Comando Provinciale, hanno recuperato 135 kg di botti, in parte anche di provenienza cinese, in due distinte attività, condotte nel capoluogo jonico. Due giovani ventenni del posto, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per commercio abusivo ed omessa denuncia di materiale esplodente. Il primo sequestro è stato effettuato, dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, nel quartiere Borgo, presso l’abitazione di Di Pierro Angelo, classe 91, con precedenti di polizia. Nell’atrio del condominio di via Temenide, il giovane aveva depositato numerosi involucri sospetti. Seguito perquisizione personale e domiciliare, i militari hanno sequestrato 33 kg circa di artifici – classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV e V categoria (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) ed in quanto tali possono essere venduti solamente in negozi autorizzati, muniti di Licenza Prefettizia, e possono essere acquistati da persone maggiori di anni 18 e munite di porto d’armi. Per l’accensione di tali artifizi è necessaria la denuncia alle forze dell’ordine e, comunque, dietro autorizzazione o licenza. Il secondo recupero è invece stato effettuato, dai militari della Stazione Carabinieri Taranto Nord, nel quartiere Paolo VI, presso l’abitazione di S.S., classe 94, incensurato. Nella propria cameretta il giovane custodiva ben 102 kg di artifizi, in parte anche di provenienza cinese. Il materiale è stato affidato in custodia a ditta specializzata in attesa delle disposizioni che la locale Autorità Giudiziaria intenderà impartire.
