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Ilva: sindacati, “sostanziale riduzione della cassa integrazione” Confronto al ministero dello Sviluppo economico, il provvedimento riguarda 4984 lavoratori. Emiliano: la Regione Puglia metterà in campo tutte le somme di cui dispone

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tmp_6686-IMG_20170221_034545129678304Michele Emiliano, governatore della Puglia, ha detto che per fronteggiare la prospettata cassa integrazione la Regione mette in campo tutte le somme di cui dispone. Di seguito il comunicato diffuso da Fim-Cisl:
Si è tenuto presso il Ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del Viceministro Teresa Bellanova, e dei dirigenti del Ministero del lavoro, líincontro con la direzione ILVA ele organizzazioni sindacali a fronte della richiesta di Cassa Integrazione per i siti dellíIlva di Taranto e Ilva di Marghera in Veneto, in scadenza il prossimo 3 marzo.
La discussione è partita in seguito all’intervento degli ammortizzatori sociali per il periodo successivo alla scadenza dellíattuale biennio del contratto di solidarietà, per permettere ai lavoratori dellíIlva, a fronte dellíattuale clima díincertezza ancora presente circa líesito del bando di vendita dellíazienda e del relativo piano ambientale, di godere di maggiori garanzie in termini occupazionali e copertura salariale per tutto il periodo necessario.

Abbiamo chiesto una sostanziale riduzione del numero di 4984 lavoratori coinvolti dagli ammortizzatori e il superamento delle rigidità aziendali sulla rotazione dei lavoratori interessati, oltre allíadozione di uno strumento che permetta di garantire la necessaria integrazione economica dei lavoratori e la copertura per tutto il periodo di amministrazione straordinaria. Perla Fim non è decisivo quale tipo di strumento normativo si usi, quanto le garanzie di tutela per i lavoratori. Anche la Regione presente allíincontro con il Governatore deve fare propria parte recuperando i ritardi di questi mesi.
Il Viceministro ha richiesto un rinvio per consentire alle parti di svolgere degli approfondimenti in materia di formazione, rotazione e pertanto ha riconvocato la riunione per il prossimo 27 marzo alle ore 11 al MiSE.

Per la Fim-Cisl occorre rafforzare i percorsi di formazione per favorire la riqualificazione e la rotazione dei lavoratori, garantire la copertura degli ammortizzatori sociali, che ha senso dentro una prospettiva di rilancio del sito di Taranto che preveda la salvaguardia di tutti i posti di lavoro e una produzione dellíacciaio sostenibile per líambiente e la salute dei lavoratori.


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