Uno dei due maliani morti nell’incendio del ghetto protestò contro il caporalato. Prese parte, un mese fa a Caserta, ad una manifestazione. Così, per il rogo di venerdì notte a Rignano Garganico, c’è un ulteriore elemento di ipotesi, riguardo al dolo. Potrebbe cioè, il migrante, essere stato punito dagli sfruttatori della manodopera, per la sua contestazione.