Di seguito il comunicato di Fabio Di Monte, segretario generale regionale per la Puglia del sindacato Ugl polizia di Stato:
Nella mattinata di venerdì 10 marzo, dalle ore 07.00 alle 10.00 circa, la Segreteria Provinciale di Taranto effettua un picchetto nell’area antistante l’ingresso della Questura di Taranto, in via Palatucci n.5, con volantinaggio, al fine di protestare contro le scelte sbagliate del Dipartimento di Pubblica Sicurezza per sensibilizzare il personale in divisa e l’opinione pubblica riguardo al “Riordino delle Carriere”.
L’iniziativa, che rientra in una manifestazione di protesa con volantinaggio contemporaneamente davanti a tutte le Questure ed Uffici di Polizia d’Italia per manifestare il proprio dissenso nei confronti di un Riordino delle Carriere – quello appena licenziato dalla Presidenza del Consiglio e trasmesso alle competenti commissioni parlamentari ed al Consiglio di Stato per il prescritto parere – che umilia ancora una volta la dignità personale e professionale delle donne e degli uomini in divisa. L’iniziativa è oltremodo voluta al fine di sensibilizzare lo stesso Dipartimento sulle tante criticità ed incongruenze che questo progetto, purtroppo, annovera e che avrà sicuramente ripercussioni negative sullo spirito motivazionale del personale stesso.
Al presidio saranno presenti il Segretario Generale Provinciale di Taranto Rocco Caliandro e il Segretario Generale Regionale Giuseppe Fabio Dimonte unitamente ad una delegazione di appartenenti alla Polizia di Stato aderenti a questa sigla sindacale.
La manifestazione denominata “VITTIME DI FUOCO AMICO”, sarà l’occasione per esporre la nostra posizione relativamente al riordino, perché riteniamo che UN ALTRO RIORDINO SIA POSSIBILE!!!
La Pubblica Amministrazione nel redigere questo riordino ha mostrato di essere lontana dai veri bisogni del personale dando prova di essere incapace di cogliere i tanti e i forti segnali di malessere lanciati a più riprese proprio dagli stessi. Il riordino delle carriere, per definizione, dovrebbe riordinare e riorganizzare i ruoli secondo i più moderni principi di efficienza ed efficacia, restituendo maggiore dignità professionale al personale. Per il raggiungimento di questo risultato nella legge delega si parla di apertura delle carriere e, tenuto conto del ritardo nei concorsi che ha paralizzato le aspettative di carriera della base – causando una grave carenza nei ruoli e l’invecchiamento eccessivamente elevato del personale sulle qualifiche apicali – è più che evidente che il riordino avrebbe dovuto, prima di tutto, porre rimedio a tali situazioni, sanando le tante mancate perdite di chance subite ingiustamente in tutti questi anni dai dipendenti e consentendo anche un riallineamento con i ruoli e le qualifiche delle altre Forze di Polizia coinvolte.
Nella ferma convinzione che UN ALTRO RIORDINO E’ POSSIBILE, non lasceremo intentata alcuna azione al fine di migliorare questo progetto di riordino. Siamo pronti a farci ascoltare dalle deputate Commissioni parlamentari, chiamate ad esprimere il proprio parere nonché da tutti i gruppi parlamentari che sensibilizzeremo al riguardo.