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Martina Franca: rifiuti, aumento di un milione 600mila euro “per avere i risultati di Pasqua” Critica dell'ex consigliere comunale rispetto al costo e alla qualità del servizio

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A pagina 25 del preventivo 2017, al capitolo delle spese, c’è la voce Rifiuti. Colonna relativa allo scorso anno, otto milioni e qualche decina di migliaia di euro. Colonna relativa al 2017, nove milioni 618mila euro e spiccioli. “Così” commenta l’ex consigliere comunale Franco Mariella “avevamo un servizio vecchio e costoso, sostituito da un nuovo servizio che costa un milione seicentomila euro in più e con i risultati attuali come quelli che abbiamo visto a Pasqua (foto, ndr.)”. Va detto che nel preventivo approvato dal commissario straordinario del Comune, le due prossime annualità si riferiscono a previsioni di spesa di circa mezzo milione di euro inferiori a quella di quest’anno. “Era in programma” dice Mariella “di condurre un rinnovamento radicale, per il porta a porta. Criticatissimo per come era stato strutturato, con i cassonetti nei portoni, quel rinnovamento del servizio è stato comunque sospeso. Cioè ora si brancola nel buio, senza sapere cosa fare e pagando, per tutto questo, anche di più”.

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3 Comments

  1. La montagna ha partorito il topolino! Eppure l’allora assessore Coletta, prima di redigere il bando di gara, andò in giro per l’Italia per poter verificare le soluzioni adottate nelle altre città onde poter scegliere quella più consona per Martina. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Conseguenza: il centro sinistra non lo ha voluto candidare alla poltrona di sindaco. Dopo 13 anni di proroghe, con un aumento ingiustificato di oltre il trecento per cento del costo del servizio rifiuti, costo fuori controllo, ci si aspettava una riduzione del costo, e quindi della TARI, ed un appalto in linea con le esigenze della città di Martina. Ora ci ritroviamo i turisti che nel centro storico fotografano i balconi rococò con la cornice dei bidoni variopinti dei rifiuti, le piccole imprese del centro storico che devono rinunciare agli spazi destinati finora all’attività per fare posto ai bidoni della spazzatura oppure in alternativa prendere in affitto un locale, se possibile, attiguo, nei condomini il caos più totale. Non sarebbe stato più semplice dotare gli utenti di una card ed attrezzare la città di punti di conferimento rifiuti? Preciso che non mi sono girato l’Italia. È un’idea che ho partorito al momento.

  2. Non voglio difendere Coletta o la Monteco. E’ l’ultima cosa che farei. Tuttavia, invito i miei concittadini a scrivere sul motore di ricerca Google il termine pattumella. Potrete apprendere come i problemi denunciati oggi a Martina con un servizio che deve ancora entrare a regime in tutta la città riguardano un pò tutti i comuni di Italia. Si va dal centro storico di Polignano, oggi gettonatissima località turistica, con i problemi delle dimensioni delle pattumelle alla bella Lecce che si è distinta per il furto di 500 pattumelle per terminare (ma si potrebbe continuare per ore con altri esempi) con la civilissima Bologna che gestisce il servizio rifiuti con i tanto odiati carrellati. Sicuramente si possono apportare con opportune critiche costruttive, e non già pretestuose, dei cambiamenti positivi al servizio di raccolta previsto. Non dimentichiamo che abbiamo tollerato per un decennio la presenza di bidoni per la raccolta indifferenziata sprovvisti di coperchi, sfondati, ecc. e stracolmi nei mesi autunnali-invernali soprattutto nel territorio exrtraurbano. Sicuramente questi ultimi costituivano un pessimo biglietto da visita della città in termini di decoro. I martinesi, nel passato decennio, hanno mostrato una minore sensibilità al problema delle modalità della raccolta abbandonandosi, solo raramente, a delle proteste rumorose.

  3. La mia è una presa d’atto, non una protesta rumorosa nè pretestuosa. Per giungere al completamento della gara si sono impiegati circa tre anni e spesi tanti soldi, pubblici. Se non erro si è coinvolto il Conai. Alla gara di appalto ha lavorato anche il competente dirigente che sicuramente avrà percepito la retribuzione di risultato per l’obiettivo raggiunto. Sì proprio l’obiettivo che oggi si può valutare, noi cittadini possiamo valutare e subirne le conseguenze. Proprio perchè vi era un’ampia possibilità di confronto con le città che avevano già avviato la raccolta differenziata, si può confermare che la montagna ha partorito il topolino. Questo non giustifica chi ha operato in passato che diffonde sermoni dimenticando il proprio ruolo avuto proprio in tema di servizio rifiuti e di quel capitolato di appalto pronto dal 2005 e mai tramutato in gara con 13 anni di proroga e costi incontrollati. Costui solo oggi afferma che i dipendenti comunali sono dipendenti di ogni cittadino dimenticando le differenze fatte in passato e che penso rifarebbe in futuro se venisse eletto se dovesse candidarsi.

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