Ha rivolto un appello tramite il tgnorba, Antonio. Vuole una nuova identità rispetto a quella già nuova e che per un errore della prefettura di una provincia settentrionale (territorio in cui ora vive) è stata svelata con una improvvida comunicazione al Comune di San Severo. Ovvero, il paese in cui Antonio viveva prima di pentirsi, da esponente della mala foggiana, al quale era stato commissionato perfino l’assassinio di un magistrato. La sua nuova identità svelata, rivela (voce camuffata) nell’intervista televisiva Antonio, mette a rischio lui e la sua famiglia, ovviamente. Vuole tornare nell’anonimato e con una sicura variazione della sua identità. Per sé e per la sua famiglia.