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È morto Giulio Orlando Aveva 91 anni. Fu ministro e senatore, eletto per sei legislature nel collegio di Martina Franca

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Avrebbe compiuto 91 anni lunedì prossimo, 22 maggio. È morto a Fermo, nel primo pomeriggio, Giulio Cesare Orlando, senatore dalla quinta alla decima legislatura eletto nel collegio di Martina Franca, ministro delle Poste e Telecomunicazioni a metà anni Settanta. Fu anche sottosegretario di Stato. Esponente di primo piano della Democrazia cristiana, era uno dei più prestigiosi politici italiani nel mondo. Funerali domani venerdì 19 maggio alle ore 17,30 nella chiesa di San Domenico a Fermo.

Di seguito una dichiarazione di Antonio Scialpi, esponente politico della sinistra di Martina Franca:

Lo voglio ricordare come un uomo integro, di una grande intelligenza e preparazione culturale con a suo fianco la finissima scrittrice e traduttrice dell’Odissea Giovanna Bemporad, di origine ebraica e perseguitata dai nazisti, scomparsa nel 2013.
Contento di aver collaborato con lui tra il 1987-88, all’epoca della prima giunta DC-PCI.

Di seguito una dichiarazione del parlamentare Gianfranco Chiarelli:

Apprendo della scomparsa del senatore Giulio Orlando, una delle massime espressioni della politica italiana, che ha interpretato nella sua vita e nella sua luminosa carriera istituzionale, gli alti valori del nostro Sud e della sua  e nostra  città di Martina Franca. Pur avendo girato il mondo intero con ruoli istituzionali di grande responsabilità, non ha mai trascurato il suo territorio, che lo ha ricambiato rinnovandogli la fiducia e confermandolo per sei legislature nel seggio al Senato. Nei suoi tanti incarichi di governo ha raggiunto obiettivi di alto livello, e ancora oggi lo ricordiamo per l’impulso dato, da ministro delle Poste e Telecomunicazioni, alla riforma della RAI, che è rimasta a lungo un pilastro del nostro sistema televisivo pubblico. Così come a Orlando va attributo il merito di aver rilanciato il Festival della Valle d’Itria coinvolgendo Paolo Grassi, sovrintendente del Teatro alla Scala, e poi presidente della Rai. Da ministro delle Poste e Telecomunicazioni ha dato impulso alla infrastrutturazione  dell’intero territorio provinciale ionico, con la espansione della rete degli uffici postali sia nei centri cittadini sia nelle aree più periferiche dell’agro. Esponente di una classe politica fortemente ancorata a solide basi ideologiche, ha messo sempre in atto nel suo quotidiano operare  i principi della dottrina sociale cattolica. Complementare alla sua altissima statura culturale il rapporto con la moglie la poetessa (traduttrice tra l’altro di una celebre versione dell’ Eneide) Giovanna Benporad. Con lui se ne va un pezzo straordinariamente importante della storia martinese ed italiana, una delle tante eccellenze della nostra città. Ai familiari i sensi del mio personale cordoglio.
(foto: fonte wikipedia.org)

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