La cosa, secondo Francesco Massafra, è andata così. Riceve una telefonata, da un numero di telefono con prefisso di Matera: sondaggio elettorale, lei chi voterà alle elezioni comunali di Martina Franca?, è il senso della domanda. E poi, giù l’elenco dei candidati alla carica di sindaco: ne vengono citati cinque. Manca il sesto. Proprio lui, Massafra. Quello del sondaggio è andato a beccare proprio un candidato alla carica di sindaco, per chiedere l’intenzione di voto, e proprio a lui, non fa il suo nome. Il grottesco episodio ha una sua gravità, secondo Francesco Massafra perché, ovviamente, stando così le cose, il sondaggio elettorale sarebbe falsato. Da qui, la diffida che l’avvocato Giuseppe Ancona ha inviato a quella società lucana. Di seguito uno stralcio della lettera del legale:
In occasione di un sondaggio telefonico condotto nei giorni scorsi dalla Vs. Società, un incaricato poneva la domanda sull’intenzione di voto tra i candidati alla carica di sindaco della Città di Martina Franca fornendo all’interlocutore un’informazione fuorviante e non veritiera;
Ci risulta infatti che tra i candidati elencati nominativamente non veniva indicato il sig. Francesco Massafra candidato alla carica di Sindaco per la lista Partito Comunista Italiano, P.C.I., lista n.1 della scheda elettorale.
E’ evidente che tale omissione non solo si pone in contrasto con i principi di trasparente, corretta e completa informazione cui si ispira la disciplina normativa della Vostra attività ma, fatto altrettanto grave, lede il diritto della lista Partito Comunista Italiano PCI a svolgere, al pari delle altre liste, la propria attività di propaganda elettorale posto che, un numero imprecisato di cittadini elettori ha da Voi ricevuto la falsa informazione che detta lista non abbia un proprio candidato sindaco.
Ciò posto, Vi diffidiamo
a interrompere immediatamente ogni sondaggio telefonico disinformativo perché non veritiero e a ricontattare, nel termine di giorni cinque da oggi, tutte le utenze già raggiunte con il precedente sondaggio fornendo questa volta una informazione corretta e rispondente al vero che includa la lista del Partito Comunista Italiano PCI e il suo candidato Francesco Massafra.
In mancanza mi vedrò costretto a tutelare gli interessi della parte da me rappresentata ricorrendo all’Autorità Giudiziaria competente.
