Ad Asti, la giudice Maria Teresa Francioso (che è pugliese di Bari, oltretutto) ha stabilito chi mandare al ballottaggio. Pochissimi voti di scarto fra il secondo e il terzo qualificato, necessità di riallineare i conteggi e allora, su decisione del presidente del tribunale, al presidente della commissione elettorale (Francioso appunto) è stato indicato di procedere con il riconteggio delle schede riguardanti una sezione. La cosa è stata fatta e si sa ora, con certezza, chi va al ballottaggio come secondo classificato alle elezioni comunali: per sei voti.
A Martina Franca, a fronte di un conto matematico ai livelli di due più due, il presidente della commissione elettorale, giudice De Napoli, ha detto di non avere competenza. Un ragionamento di questo tipo: due più due quattro ma ve lo deve dire un altro, non io. Nessuno dei superiori ha indicato a De Napoli il riconteggio delle schede, a fronte di uno sciagurato verbale di scrutinio fatto di errori in serie. Il presidente della commissione elettorale, dal canto suo, ha deciso di non decidere. E la volontà dell’elettore è servita.
Asti e Martina Franca: due Italie. Dove, nella seconda, quella pugliese, la democrazia ha subìto un bel colpo.