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Tecnomessapia: Ciracì scrive a Bellanova, “situazione drammatica” Il parlamentare alla sottosegretaria, sulla vicenda lavorativa di quasi duecento persone a concreto rischio di licenziamento

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Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Nicola Ciracì:

L’On. Nicola Ciracì, dopo aver presentato un’interrogazione parlamentare alla quale il Governo ha ritenuto di non rispondere, ha accolto l’appello dei lavoratori e scritto al vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, cegliese d’origine, per chiederle di fare fronte comune contro i circa 180 licenziamenti della Tecnomessapia Srl in seguito alla decisione di Leonardo Spa (ex Finmeccanica) di sospendere le commesse a partire dal primo luglio 2017. Di seguito il testo e, in allegato, anche il video dell’intervento odierno nell’aula della Camera dei Deputati.

C.A. On. Teresa Bellanova

Viceministro allo Sviluppo Economico

 

Gentile Collega,

lo scorso 21.04.2016 ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al tuo Ministero, esercitando uno dei pochi poteri concessi ai parlamentari della Repubblica, per segnalare, all’allora Governo Renzi, che il Piano industriale di Leonardo e le commesse programmate sino al 2019 non rappresentavano garanzia di tutela per i lavoratori della nostra area.

In tale interrogazione avevo richiesto la convocazione, in sede ministeriale, di uno specifico tavolo istituzionale per la situazione aziendale dei lavoratori di Brindisi e Grottaglie del settore aero-industriale, finalizzato alla tutela dei livelli occupazionali.

Purtroppo il Governo non ha mai risposto alla mia, né ha iniziato una qualsiasi tipo di vertenza verso Leonardo che, rammento, di fatto sta delocalizzando all’estero una delle grandi imprese del nostro Paese, con un silenzio quasi assordante da parte delle Istituzioni.

Evito di fare polemica sulla latitanza della Regione Puglia, malgrado gli abbondanti finanziamenti riversati nel settore negli anni scorsi meriterebbero un’attenta indagine su come siano stati spesi e, allo stesso modo, evito di fare polemica con quei sindacati che hanno sottoscritto i piani aziendali per versare il giorno dopo le famose “lacrime di coccodrillo”.

Mi rivolgo a te, come Viceministro e come cegliese mia concittadina, concittadina dei titolari di Tecnomessapia e concittadina di buona parte di quei 380 lavoratori (dati al gennaio 2016) oggi ridotti a 180 unità che, tra poche ore, vedranno recapitarsi una definitiva lettera di licenziamento, visto che tale azienda, dalle notizie in mio possesso, relative a un incontro odierno a Pomigliano d’Arco, risulta essere completamente estromessa dal ciclo produttivo di Leonardo.

Si tratta di un dramma sociale che ovviamente colpisce non solo Ceglie Messapica, ma la stragrande maggioranza dei comuni delle province di Brindisi e Taranto.

Per tale ragione, ti chiedo di poterti incontrare con immediatezza poiché, seppur in una situazione complicata, se non drammatica, unire le forze della maggioranza e dell’opposizione del nostro parlamento potrebbe essere un segnale di grande incoraggiamento per tutti i dipendenti dell’azienda Tecnomessapia.


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