La polizia non è che abbia fatto l’operazione del secolo, chiariamo. Però è bastato lavorare bene e con tempestività e prendere il rapinatore (o presunto tale) delle tabaccherie per tranquillizzare una comunità. Molto bravi i poliziotti che stanno per strada a mettere insieme elementi, a riscontrare, a fare collegamenti. Bene. Si poteva anche annunciare sabato sera stesso, quell’ordine di custodia cautelare, perché le sette di sera stavano diventando un orario terribile, a Martina Franca (lo si chieda al giornalista che ha ricevuto le telefonate di due tabaccai che volevano qualche novità). Però è stato scelto di annunciarlo ieri mattina. Questo blog si è preso la responsabilità di informare sabato sera, proprio perché la comunità viveva questo tipo di preoccupazione (e soprattutto perché quando si ha una notizia si dà).
Detto ciò: nella conferenza stampa di ieri i poliziotti hanno sottolineato che per riconoscere il ladro, o quello che loro ritengono il ladro, è stata necessaria anche la videosorveglianza con gli impianti installati nei vari negozi. Così, ad alcuni poliziotti, a margine della conferenza stampa, è stato chiesto se per loro sia importante, la videosorveglianza. Altro che, se è importante. E come si fa? Avete sollecitato?, si chiede ai poliziotti. Il dirigente dice che ora c’è questo comunicato del sindaco, vediamo che succede. Comunicati e parole. Ma quello che manca è l’impianto. Finanziato, da quattro anni. Ci vogliono le videocamere. Basta con le chiacchiere. Anche perché, preso uno, non è che gli altri siano rimasti fermi: giovedì sera a Martina Franca, ripulito il deposito di un ambulante nel settore abbigliamento. Furto in una casa venerdì. Il furto al distributore di carburanti in via Taranto, nelle ultime ore. Eccetera, si potrebbe dire.
Basta con le chiacchiere. La videosorveglianza è urgente, non risolve tutti i problemi ma più di qualcosa consente di ottenere. Le chiacchiere no.