Una provvisionale immediatamente esecutiva da canto milioni di euro e, soprattutto, un risarcimento da un miliardo di euro. Tanto ha chiesto il Comune di Taranto, per i danni causati tali da portare al fallimento, ad ex amministratori comunali e dirigenti bancari. Il Comune si è costituito parte civile nel processo, di cui si celebra il primo grado. La vicenda è quella dell’emissione di buoni ordinari comunali, Boc, da 250 milioni di euro, dieci anni fa. Fu un’iniziativa finanziaria che, abbinata alle già difficili condizioni dell’ente, portò al fallimento del Comune, nel 2006. Il denaro dei buoni ordinari comunali, che doveva essere finalizzato a opere pubbliche e a rinegoziare il debito dell’ente, in realtà secondo l’accusa venne utilizzato per la spesa corrente al fine di ritardare il dissesto.