L’assessore all’Ambiente del Comune di Martina Franca ha rilasciato un’intervista al notiziario online Cronache martinesi. Si chiama Stefano Coletta, l’assessore. Bravo e volenteroso ragazzo, Che ha parlato di Tares,
Iniziamo con l’affermazione di Coletta secondo cui per la prima volta è stato chiesto il piano finanziario. Da un certo punto di vista, un’ovvietà, visto che per la prima volta il piano finanziario è obbligatorio ai fini Tares (della serie: se è il primo anno di applicazione del tributo Tares, cos’è, volevate arrivare pure secondi?). A parte questo che comunque evidenzia giustamente le disattenzioni di varie amministrazioni del passato, c’è una preoccupante dichiarazione dell’assessore, preoccupante perché spiega in un modo che non può ritenersi per nulla rassicurante per le tasche dei contribuenti, l’origine del pagamento di nove milioni 168 mila 405,72 euro a carico dei cittadini di Martina Franca. Ecco la dichiarazione di Coletta in merito al piano economico presentato dal gestore del servizio rifiuti: “… La legge non chiede al Comune di entrare nel merito… ” eccetera.
Ed ecco cosa dice la legge alla quale si riferisce Coletta. Di seguito, il comma 23 dell’articolo 14 del decreto legge 201/2011 poi convertito in legge, insomma, l’istituzione del tributo Tares:
“Il consiglio comunale deve approvare le tariffe del tributo entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, in conformita’ al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall’autorita’ competente”.
Coletta, e come si stabilisce la conformità al piano finanziario? A casaccio? No. Si stabilisce leggendo i numeri. Ovvero si entra nel merito. E lo impone la legge. Esattamente il contrario di quanto ha detto l’assessore. E così, l’impressione che a Martina Franca le cose siano state fatte a casaccio, diventa un timore atroce.
Quindi, ricapitolando: per approvare il piano finanziario redatto dal soggetto (nel nostro caso la Tradeco) il Comune deve (anzi, scriviamolo in maiuscolo, così lo leggiamo meglio tutti, assessore compreso) DEVE entrare nel merito. Tanto che la normativa in tema di conti pubblici prevede siano i revisori dei conti del Comune a occuparsi, specificamente, del controllo della materia, trattandosi di materia che finisce nel bilancio dell’ente.
Se, dunque, la dichiarazione dell’assessore Coletta è stata riportata correttamente da Pietro Andrea Annicelli di Cronache martinesi (e il sottoscritto non ne dubita minimamente) quella dell’assessore è, con tutto il rispetto per la sua perfetta buona fede, un’affermazione preoccupante. Perché resa non solo da un bravo, onestissimo e volenteroso ragazzo, ma soprattutto da un amministratore pubblico.
Qui, insomma, non si sa se essere più inquieti per il sindaco che non parla o per l’assessore che ha parlato. Mettere insieme le due cose, figurarsi che viene fuori. Che poi, inquieti per il sindaco, si fa per dire. Qui c’è la tranquillità di avere posto un tema reale, numeri alla mano. Il suo silenzio inizia a far porre ogni giorno a qualche cittadino in più rispetto al giorno prima, dei dubbi sul perché di questo silenzio. Non sa rispondere, il sindaco di Martina Franca? O non può, o non vuole? Eppure sono soldi pubblici, ciò su cui il sindaco deve rispondere. Soldi dei cittadini. Su cui il sindaco deve fare chiarezza.
La chiarezza. A questo riguardo ci viene incontro Franco Mariella, ex consigliere e assessore comunale che di battaglie per la chiarezza dei conti pubblici ne ha fatte e ne fa di continuo. Dice Mariella: “vi siete messi a dare fastidio al sindaco con quella domanda e vi lamentate del suo silenzio, che pretendevate? Che vi ringraziasse anche? Comunque, se volete sapere come parla il sindaco attuale, vi aiuto io. Vi dò le dichiarazioni del sindaco attuale. Di quando però faceva l’opposizione”.
Ecco tali dichiarazioni, sul tema della mancanza di chiarezza da parte di un sindaco. Franco Ancona, consigliere comunale di opposizione, si rivolge (7 settembre 2004) al sindaco Leonardo Conserva: “Lei deve dare una risposta chiara a questo Consiglio e alla città, se non lo fa non sono io a dirlo che cosa si fa, è un atto di dignità che deve essere diciamo lei a proporre al Consiglio Comunale e questa volta vi garantisco non le diremo ritorni indietro perché non ne vale la pena neanche per lei”.
Insomma ci sarebbe da chiedere oggi, sindaco di Martina Franca, se non un sindaco non dà una risposta chiara alla città, c’è bisogno di dirle cosa si fa?
Ma siamo buoni e vediamo se questa affermazione di chiarezza, da noi richiesta ormai da due settimane, arriva. Ci proviamo per il quattordicesimo giorno. Riproponiamo anche oggi la nostra domandina semplice semplice (a proposito di entrare nel merito dei conti Tares). Il sindaco di Martina Franca non risponde. E da qui la domanda parte di nuovo. Anche oggi e ogni giorno.
Per lei, sindaco di Martina Franca, è normale che un conto riportante 334 mila euro e un conto che poi quei 334 mila euro non li riporta più, hanno lo stesso totale?
Questo totale è l’origine della determinazione del tributo Tares, che viene pagato con soldi dei cittadini: 9 milioni 168 mila 405,72 euro.
Agostino Quero
Di seguito, a colori e con il logo aziendale, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco (gestore del servizio rifiuti) al Comune di Martina Franca il 2 settembre 2013; a seguire, monocolore, il prospetto riassuntivo del piano economico presentato dalla Tradeco al Comune di Martina Franca il 16 luglio 2013. Si notino, per ciascun prospetto riassuntivo, la voce CK (ammortamenti, per intendersi) e il totale:
Assurdo… Una situazione irreale …ma dove siamo? Grazie Agostino Quero, grazie franco Mariella
Grazie per il suo intervento. Ma non deve ringraziarmi. Questo è il lavoro che ho scelto di fare. Comporta di fare queste cose. Piuttosto, per Franco Mariella, sottrarre anche non poco tempo alla sua attività lavorativa per dedicarsi ai conti pubblici e alla chiarezza dei conti pubblici, ecco quella è una cosa da ringraziamento. Per lui e per tutti coloro che lo fanno, mettendoci la faccia. Che erroraccio tenere fuori Mariella dall’ambito istituzionale, si badi non politico, istituzionale. Parere mio ovviamente. (agostino quero)
Il Sindaco potrebbe affidare la risposta all’assessore al bilancio o alla Merico dirigente di ragioneria. Per me ve bene lo stesso.
Grazie per il suo intervento. Per me non va bene lo stesso, scusi. Deve rispondere il sindaco. Agli elettori, un anno e mezzo fa, a parlare di chiarezza nei conti pubblici e di tante altre cose del genere, andò lui. Adesso deve rispondere lui ai cittadini. Per un semplice criterio: non ci si può barricare dietro i disastri del passato e, come ho già detto più di una volta, Ancona deve dare dimostrazione di avere capito che non è il sindaco del post-passato, è il sindaco del presente. E sul presente siamo scarsini, temo. (agostino quero)
il fatto che Stefano Coletta sia giovane non deve giustificarlo nelle sue dichiarazioni. Il suo impegno politico lo ha portato a diventare assessore all’ambiente e come tale dovrebbe dare delle risposte adeguate alla sua carica. Se non é in grado non mi accontento di un “é un ugnanone”, se non é in grado dove dimettersi. E per dirla francamente nella raccolta dei rifiuti non si sono viste grandi novitá siamo ancora lo zimbello d’Italia per la raccolta differenziata.
Vorrei leggere il pensiero di Leggieri sulla questione TARES che assorbe un terzo del bilancio comunale, ricordandogli che c’è gente (cittadini martinesi) che oggi non ha i soldi per acquistare i generi di prima necessità. Attendo.
E io vorrei sentire dal consigliere Leggieri, ma soprattutto dai consiglieri Martucci e Caroli che il comune in un anno e mezzo di amministrazione ha fatto oltre 100 controlli a campione sui rifiuti conferiti alla Cisa.
Non solo da loro, ma da tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, dalla giunta, dal Sindaco, dai revisori dei conti, dai dirigenti e dai responsabili del servizio rifiuti. Ben detto, sono d’accordo Pasquale!
Vorrei ricordare a tutti inoltre che le spese per la raccolta dei rifiuti dipendono dalla percentuale di rifiuto differenziato: più si differenzia meno si paga.
Ho letto l’intervista all’assessore Coletta su Cronache Martinesi e si parla di tutto (con molto politichese secondo me) tranne che di differenziata porta a porta.
Spero che questo blog se ne occupi molto presto, era uno dei punti in programma del sindaco.