Dei quattordicimila dipendenti Ilva, nei programmi degli acquirenti c’è l’esubero per 4200 circa. Non solo: in tema di piano ambientale e di rilancio, i lavoratori non hanno percepito chiarezza. Per questo chiedono al territorio il sostegno nella complicata vertenza, lo chiedono alle rappresentanze istituzionali. Risultato: nella sala di rappresentanza della Provincia di Taranto, sindaci di metà provincia, un consigliere regionale (Borraccino, a titolo personale) e nessun parlamentare. Alcuni, vedi Chiarelli, proprio fuori dall’Italia. Sindaco assente, quello di Taranto. Per motivi legati a impegni precedentemente presi. La segreteria di Melucci ha comunicato, stando a notiziari, che il primo cittadino ha incontrato ieri i sindacalisti. L’assenza odierna, comunque, da qui è ritenuta grave. Al confronto con lavoratori e altri primi cittadini, quello di Taranto, per la vertenza che è soprattutto (non solo ma soprsttutto) di Taranto, doveva esserci. Il sindaco di Martina Franca, per esserci, ha cancellato tutti gli altri impegni precedentemente presi. E per quelli di Pulsano, Massafra, Grottaglie, San Giorgio Ionico, Statte, Crispiano, Sava, è stato così. Assenza di Melucci rimarcata da alcuni sindacalisti, “non dimentichiamo”. Così come evidenziata l’assenza di Michele Emiliano e quella del presidente della Provincia. Oggi, al consiglio di fabbrica aperto alle istituzioni, le istituzioni dovevano esserci. Soprattutto quelle che hanno ricevuto gli acquirenti dell’Ilva, ieri.
Agostino Quero