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Brindisi, chiusura dell’ufficio di polizia postale: interrogazione parlamentare Zizza: discriminazione che va avanti da anni

Senato

Da alcune settimane monta la protesta a Brindisi e nel territorio. Programmata la chiusura dell’ufficio di polizia postale nella città adriatica, la cosa è vista come un grave depotenziamento dei servizi. Fra le tante iniziative, quella di Vittorio Zizza che preannuncia un’interrogazione parlamentare. Di seguito:

Ultima notizia, che si va ad aggiungere ad una situazione già drammatica e già denunciata da tempo, riguarda la prossima chiusura dell’ufficio di Polizia Postale di Brindisi. Interrogherò il Presidente del Consiglio per capire se ci sia un piano preciso, da parte del centro sinistra, di voler cancellare di colpo la città di Brindisi. Così in una nota il senatore di Direzione Italia Vittorio Zizza. Negli ultimi anni abbiamo assistito – dichiara Zizza- ad una discriminazione di Brindisi e dei brindisini. Mi riferisco alle scelte messe in atto dal Pd che vanno dall’accorpamento dell’Autorità portuale, quello della Camera di Commercio, la chiusura della Banca d’Italia, il declassamento della base della Marina Militare brindisina con quella di Taranto. Questi sono solo alcuni degli aspetti che stanno discriminando il nostro territorio. Mi auguro – commenta il parlamentare DI- che il Governo intervenga affinché anche la città di Brindisi venga considerata allo stesso livello delle altre province pugliesi e delle altre realtà del centro sud e che anche l’amministrazione regionale non compia più scelte che tentano di mortificare e tagliare fuori un intero territorio. Chiudere l’Ufficio della Polizia Postale significherà meno servizi e maggiori disagi per gli utenti. Il presidio -continua Zizza- era diventato un punto di riferimento non solo nella conduzione di importanti indagini per la prevenzione ed il contrasto dei reati informaci ma anche per i cittadini. Direzione Italia metterà in atto tutte le misure necessarie per non permettere che la città di Brindisi venga ulteriormente discriminata. Emiliano -ribadisce il parlamentare pugliese- si ricorda di Brindisi solo quando parla dell’approdo di un nuovo gasdotto o delle installazioni di progetti di centrali eoliche senza tenere conto della ricaduta ambientale di queste scelte. I brindisini sono stanchi, non sono cittadini di serie b. Aspettiamo, dopo la mia interrogazione, che il Governo intervenga con rapidità. Vogliamo-conclude Zizza- un rilancio vero del nostro territorio, vogliamo investimenti concreti e vogliamo lavoro per i giovani. Ci batteremo per questo, non lasceremo Brindisi nelle mani di questo centro sinistra.

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