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Rinnovo del contratto agricolo per i lavoratori delle imprese nelle province di Bari e Bat, polemica fra sindacati Stamani la presentazione

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Di seguito un comunicato dei responsabili di Confagricoltura Bari:
Alle 9.30 nella sala Azzurra della Camera di Commercio di Bari, si terrà la conferenza stampa indetta dalle Organizzazioni sindacali datoriali e dalle Organizzazioni sindacali
firmatarie del Contratto di Lavoro Agricolo, per le province di Bari e di Barletta – Andria – Trani.
Nel corso della conferenza saranno illustrate le fasi che hanno portato alla firma dell’accordo e gli elementi innovativi contenuti nel contratto.

Di seguito il comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:

“In uno scenario reso sfavorevole da crisi di mercato, accordi internazionali negativi per le produzioni pugliesi, clima impazzito con bruschi cambiamenti delle condizioni meteorologhe, il mondo economico e lavorativo nel suo complesso – insiste il Delegato Confederale di Coldiretti Bari, Angelo Corsetti – va accompagnato da azioni concrete e utili al sistema Puglia. Le imprese agricole hanno bisogno dei lavoratori e di condizioni di mercato del lavoro che siano realmente sostenibili. Gli operai agricoli hanno bisogno di lavoro certo, salari realmente e correttamente retribuiti a condizioni eque. Tutto ciò può essere garantito da atteggiamenti responsabili e non graniticamente arroccati su posizioni ormai fuori contesto”.

“Il rinnovo del contratto di lavoro va letto in una chiave innovativa – aggiunge il Direttore di Coldiretti Bari, Marino Pilati – perché oltre a fissare, dopo anni, parametri chiari e applicabili, apre ad un percorso di trasparenza dei rapporti tra imprese agricole e lavoratori, sostenuto dall’istituzione di un osservatorio che monitorerà passo dopo passo le evoluzioni in termini di aumento dell’occupazione in agricoltura nelle due province di Bari e BAT. Dobbiamo ringraziare i tre sindacati per il percorso condiviso per 18 mesi e riconoscere ai due sindacati Fai Cisl e Uila una apertura intelligente alle istanze del mondo imprenditoriale, che non ha tolto nulla alla loro azione di tutela dei lavoratori, anzi, ha garantito l’applicazione di regole condivise e certe, entro le quali tutti dovranno necessariamente muoversi”.

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“E’ impensabile vanificare una trattativa lunga e complicata, durata 18 mesi proprio perché ha dovuto conciliare le esigenze del mondo imprenditoriale e dei lavoratori in agricoltura, negli ultimi anni troppo spesso contrapposti in maniera anche violenta.

Paradossale che una linea condivisa da tutti e su tutti i territori provinciali della Puglia, con attenta mediazione e senso di responsabilità, venga tradita propria nelle province di Bari e BAT, dove maggiori sono le sensibilità e più sentita è l’esigenza che vengano applicati salari reali, per aiutare tutti ad uscire da quella sacca di grigio che ostacola il corretto sviluppo del settore agricolo e aprire una nuova fase di trasparenza dei rapporti di lavoro in agricoltura.

Oltremodo inopportuno quanto inaccettabile che uno dei sindacati dei lavoratori – impegnato come gli altri per 18 mesi e proprio in fase di firma del contratto – si tiri indietro, ventilando la possibilità che l’accordo possa favorire ‘il ricorso al sotto salario e a forme distorsive pesantemente sanzionate dalla Legge 199 del 2016′. Le Organizzazioni CIA, COLDIRETTI e CONFAGRICOLTURA di Bari e BAT e i sindacati dei lavoratori FAI CISL e UILA di Bari e BAT respingono al mittente le accuse, stigmatizzando il repentino dietro front dell’ultim’ora, e puntualizzano che il contratto fissa parametri e regole tali da non poter più essere disattesi, perché rispondenti, dopo tanti anni, alle necessità delle imprese agricole e dei lavoratori.

E’ stata discussa e finalmente approvata una piattaforma, utile a favorire una migliore stabilizzazione occupazionale. Lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione,  oltre ad aver avuto esito positivo, risulta favorevole ad un allineamento alle effettive necessità delle imprese e della controparte sindacale, in larga misura legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori. Sono state in parte disciolte le criticità insidiose, per creare un clima più favorevole sia per gli imprenditori agricoli che per gli operai.

In ordine ai risultati del negoziato si è giunti, dunque, ad un accordo ben bilanciato, sia perché l’aumento retributivo si attesta su livelli sostenibili per le imprese agricole in questo periodo di difficile congiuntura economica e di crisi dei singoli comparti produttivi, sia perché guarda alla realtà delle organizzazioni dei lavori aziendali, con le relative figure professionali occorrenti per lo svolgimento delle pratiche colturali per produzioni di qualità senza penalizzare i lavoratori.

Il tavolo ha stabilito di avviare, tra l’altro, una fase sperimentale di attuazione dell’accordo che permetterà, attraverso un osservatorio costituito ad hoc, la valutazione oggettiva dell’aumento occupazionale che il rinnovato contratto di lavoro riuscirà a produrre”.


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