Di seguito un comunicato del meetup Taranto pentastellata:
Il bosco Orimini fa parte di un’ampia area naturale che la Regione Puglia ( con Legge regionale del 23/12/2002, n. 27) ha deciso di tutelare e valorizzare con l’istituzione della Riserva Naturale Regionale Orientata «Bosco delle Pianelle», totalmente ricadente sul territorio di competenza del Comune di Martina Franca che si occupa della gestione provvisoria della riserva. Essa ricade, inoltre, nel Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) IT130005 “Murgia di Sud-Est” (Direttiva 92/43/CEE). Le escursioni nel bosco Orimini, tra lecci e macchia mediterranea, sono le attività più pubblicizzate dalle varie associazioni di promozione sociale locali e rappresentano una diversificazione delle offerte turistiche di notevole importanza a livello provinciale. Presenti nella zona numerose masserie con allevamenti di razze autoctone: la capra dello jonio, il cavallo delle Murge e il rarissimo Asino di Martina Franca. Da non dimenticare che una visita in queste masserie offre la possibilità di gustare specialità gastronomiche uniche e prelibate. Il Comune di Martina Franca, in qualità di Ente provvisorio di gestione, ha avviato nel febbraio 2012 il processo di formazione del Piano Territoriale della Riserva Naturale Regionale Orientata “Bosco delle Pianelle” . Il suddetto Piano si pone due obiettivi principali: la tutela e la salvaguardia del sistema naturalistico di riferimento e la valorizzazione territoriale a scopi economico, sociale e culturale; entrambi, strategie importanti per la valorizzazione delle peculiarità ambientali, ecologiche, paesaggistiche e storico-culturali della Riserva. Premesso ciò, non si comprende come mai nel percorrere le strade ed i sentieri che delimitano la vecchia strada dell’Orimini Inferiore (precisamente la strada Taranto Zona F), ci si possa imbattere in cumuli di rifiuti di ogni genere, dai sacchetti di immondizia finanche ai materassi abbandonati da tempo, pneumatici per autocarri lasciati lì senza che il Comune di Martina Franca provveda a rimuoverli o provveda ad esercitare azioni di misura preventiva e repressiva rivolte a scongiurare questi ripetuti reati ambientali. Corre l’obbligo ricordare all’amministrazione comunale di Martina Franca che, qualora i soggetti responsabili dell’inquinamento non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal norme in vigore ovvero non siano individuabili, le procedure e gli interventi di cui all’articolo 242 del D.Lgs. 152/2006 sono realizzati d’ufficio dal Comune territorialmente competente e, ove questo non provveda, dalla Regione, secondo l’ordine di priorità fissato dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica. Esprimiamo le nostre perplessità in ordine alla gestione della problematica sia da parte dell’amministrazione comunale, la quale non ha provveduto a controllo e bonifica del sito, sia per l’assenza degli organi di controllo. Siamo preoccupati perché in questa stagione, viste le temperature alte, vista la presenza di questi cumuli di rifiuti e l’erba secca cresciuta selvaggiamente lungo i tratti di strada, esiste un concreto pericolo per l’innesco di incendi che danneggerebbero il patrimonio arboreo del parco delle Pianelle. I meetup Taranto Pentastellata, il meetup Martina a 5 Stelle e i Tarantini 5 Stelle Indipendenti chiedono al Comune di Martina Franca, all’Arpa Puglia, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto, alla ASL, al Gruppo Carabinieri Forestali e al Direttore della Riserva del Parco delle Pianelle di intervenire nel più breve tempo possibile per bonificare l’intera area boschiva espletando indagini di polizia che assicurino alla giustizia coloro che hanno deciso, in tutto questo tempo, di trasformare la Riserva Naturale in una discarica a cielo aperto, oltreché al ricorso di sanzioni e prescrizioni che risolvano definitivamente la questione.
Nel centro urbano di Martina Franca (e in realtà anche nell’agro) stenta, parecchio, a decollare il nuovo servizio di raccolta rifiuti. Se qualcosa va bene, tipo il lavaggio di varie strade nel centro storico, a Martina Franca vedere i cassonetti strapieni e le strade anche, fa rabbia a molti cittadini. La foto ne è un esempio. Va anche detto che i rifiuti vengono gettati dalle persone. Il problema, dunque, è un combinato disposto fra disorganizzazione del servizio e anche un po’di mancanza di sensibilità, vedi i casi in cui ci sono cassonetti debordanti e, accanto, cassonetti vuoti solo perché con lo sportello chiuso e nessuno si prende la briga di aprirlo. Certo è che l’amministrazione pubblica deve trovare una soluzione presto alla situazione.