Uscito, praticamente nella notte, dalla caserma dei carabinieri, ha rischiato il linciaggio. I militari lo hanno messo in macchina e portato in carcere. Lucio, 17enne fidanzato e assassino confesso di Noemi Durini, terminato l’interrogatorio da parte della giudice della procura per i minori di Lecce, è stato appunto trasferito al penitenziario di Tricase. All’uscita dalla stazione dei carabinieri di Specchia, ha alzato la mano nei confronti delle persone, tante, oltre mille fra cui molti giovani stando a ricostruzioni, che erano fuori dal presidio militare. Alcuni dei presenti hanno tentato di forzare il cordone costituito dai militari per linciare il 17enne. Lucio ha ucciso la sedicenne due domeniche fa, stesso giorno della scomparsa di Noemi, a colpi di pietra, poi col padre 41enne (che è indagato per sequestro di persona e concorso in occultamento di cadavere) ne ha nascosto il corpo sotto le pietre, in una zona nel territorio di Castrignano del Capo. In quanto all’assassinio, gli esami medico-legali dovranno stabilire se si trattasse di pietrate o di una coltellata, visto che il 17enne era uso, stando a ricostruzioni, portare con sé un coltello. Sempre stando a ricostruzioni, nell’auto della madre del ragazzo sono state rinvenute tracce ematiche.
(immagine tratta dal tgnorba)
