Ci scrive il titolare del ristorante Il poeta contadino, di Alberobello:
La presente per segnalare il grave equivoco generato dell’articolo di cui all’oggetto che ha indotto molteplici lettori a ritenere, diversamente dal vero, che alimenti scaduti siano stati rinveniti presso il ristorante “Il Poeta Contadino”.
Invero, tale equivoco si fonda sulla trasposizione in danno del mio ristorante dei rilievi mossi dai Nas ad altra e diversa società, ovvero “Naturalmente Puglia s.r.l.”.
Ciò posto, sono a chiederLe di rettificare il contenuto del precitato articolo.
In particolare:
– in primo luogo, il titolo fa riferimento all’irrogazione di una sanzione che, allo stato, non risulta essere stata comminata;
-in secondo luogo, come innanzi anticipato, il blitz dei Nas presso “Il Poeta Contadino” non ha portato al rinvenimento di alcun alimento scaduto. Difatti, la contestazione dei Nas afferisce a generi alimentari rinvenuti presso un deposito che, sebbene prossimo ai locali del ristorante, costituisce un’unità immobiliare strutturalmente e funzionalmente autonoma.
Tale locale deposito, infatti, afferisce a società completamente diversa per l’attività svolta dalla ditta individuale “Il Poeta Contadino”.
In conclusione, non corrisponde assolutamente al vero la circostanza riportata nel sommario stando alla quale sono stati rinvenuti alimenti scaduti dai Nas presso il mio ristorante .
Auspicando di aver chiarito l’equivoco, che non pochi danni di immagine ha arrecato al mio ristorante, confido in una tempestiva rettifica.
Pubblichiamo questo intervento con piacere, non solo come obbligo anche deontoligico, affinché il ristoratore possa far emergere la qualità del suo lavoro. Il punto è questo, peraltro, sperando di portare chiarezza: di alimenti scaduti in un garage, mica nel ristorante, si parla nel titolo. Che, più grande del sottotitolo per dimensioni, ha dunque un impatto pure più immediato. Nel sottotitolo non si parla per nulla di alimenti scaduti. Spiace che ne sia sorto l’equivoco.