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Enti pubblici: il recupero non monetario delle somme indebitamente percepite Decreto del governo

mariella

Il governo ha varato un decreto la settimana scorsa. Vale per tutta Italia, dunque. E per gli enti pubblici di tutta Italia. Compresi quelli dei nostri territori. Si parla di recupero di somme indebite percepite da chi in quegli enti lavora. Trovata del governo: non sarà un recupero di tipo monetario. Saranno recuperati con ore di straordinario, quei soldi. Una cosa discutibile, perché nelle casse degli enti pubblici devono tornaresoldi, non ore di lavoro. Al riguardo ha inviato a questo blog un parere l’ex consigliere comunale ed ex assessore comunale di Martina Franca, Franco Mariella. Dopo più di dieci anni spesi a fare denunce e scovare i soldi (ritenuti) indebitamente percepiti dalla dirigenza comunale, del passato e del presente, vediamo cosa ne pensa di queste novità governative. Di seguito:

Preg.mo direttore, mentre a palazzo ducale si adottano delibere per chiedere pareri alla Ragioneria dello Stato con formulazioni alquanto ridicole ed incomplete, grazie all’immobilismo di Lasorsa, Martucci and Company il regalo di trecentomila euro fatto ai nuovi dirigenti a Natale scorso resterà nelle tasche dei Dirigenti, alla faccia dei martinesi chiamati a salassi tributari dall’attuale amministrazione. Meno male che c’era Martucci che doveva controllare.

La questione del recupero delle retribuzioni percepite dai dipendenti dei comuni per mancato rispetto dei vincoli posti alla contrattazione integrativa ha una rilevanza nazionale per cui Il governo Renzi ha ritenuto necessario intervenire con l’articolo 4 del Decreto Legge n.16 del sei marzo scorso. Da quel giorno vi è l’obbligo del recupero integrale delle somme indebitamente erogate scalcolandolo dalle risorse destinate alla contrattazione integrativa, naturalmente per il solo personale ancora in servizio, non è possibile procedere al rientro delle somme in maniera forzosa o volontaria. Ciò significa la fissazione di un obbligo e non di una facoltà. Da quel giorno il recupero deve avvenire esclusivamente attraverso una specie di compensazione con quello che al dipendente deve essere corrisposto per contrattazione integrativa.

Certo è che un principio del genere se può essere accettato per chi ha percepito qualche migliaia di euro per retribuzione accessoria, non può essere accettato per chi con i compensi accessori ha duplicato o triplicato il proprio stipendio e soprattutto per chi ha adottato in maniera alquanto leggera provvedimenti di erogazione per se stesso. Grazie ai mancati controlli non solo degli organi tecnici ma anche a quelli politici.

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