Di Nino Sangerardi:
Paga di meno la città che svolge maggiore raccolta differenziata dei rifiuti, sborsa più moneta il Comune che ne pratica meno.
La Regione Puglia, tramite la Sezione ciclo rifiuti e bonifiche, ha stilato la relativa classifica,per l’anno 2018, dei Comuni della provincia barese.
I quarantuno municipi sono stati invitati a comunicare l’annuale produzione di immondizia e di raccolta differenziata.
I dati—utili per la definizione del tributo speciale riguardo il conferimento in discarica– sono stati elaborati dall’Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti.
Gli incarti spediti dai Comuni di Monopoli e Gioia del Colle sono risultati incompleti e/o non conformi a quanto previsto dalla Legge regionale n.20/2016.
Invece Bari, Bitritto,Ruvo, Terlizzi,Binetto,Bitetto,Bitritto,Giovinazzo,Modugno,Palo del Colle,Cassano delle Murge,Grumo Appula,Adelfia,Casamassima,Sammichele di Bari,Turi,Locorotondo,Capurso,Putignano,Cellamare,Noicattaro,Rutigliano,Triggiano,Valenzano,
Conversano,Mola di Bari,Polignano a Mare hanno dichiarato di aver raggiunto,allo stato attuale, tutti o alcuni obiettivi di premialità indicati dalla norma regionale n.38/2011,tra cui elevata qualità raccolta imballaggi e della frazione organica.
Pertanto la Regione ha stabilito che il Comune con la più alta quota di raccolta differenziata è Rutigliano : 79%,seguito da Corato con 78%,Terlizzi 76% e Ruvo 75%. Di conseguenza l’ecotassa determinata per le quattro città è pari a 5,17 euro a tonnellata.
Il Comune con la più bassa percentuale di raccolta differenziata? Gravina, che si attesta sul podio con 6,2%,subito dopo Santeramo in Colle 15,42%, Altamura 17,86% e Poggiorsini 28,46%.
La tassa a carico degli abitanti dei quattro Comuni è di ben 25,82 euro a tonnellata.
Di seguito in formato immagine l’elenco dei Comuni, stralcio del provvedimento della Regione Puglia: