Questa vergogna è accaduta in una sede istituzionale. Nel capoluogo pugliese. Consiglio comunale di Bari: voto segreto per la nomina dei giudici popolari. Una di queste schede conteneva il voto “Irma la troia”. Di Irma, nell’assemblea barese, c’è solo la consigliera Melini. Un suo collega, fra i 23 partecipanti al voto, ha fatto questa cosa ripugnsnte. Polemiche e prese di posizione, attestazioni di solidarietà alla consigliera. L’autore dell’offesa sessista avrà la dignità, la faccia, di assumersi le sue responsabilità?