Una miriade di manifestazioni oggi. Giornata internazionale contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Anche in Italia e ovviamente anche in Puglia, tante iniziative. Convegni, flashmob (come quello in piazza Roma di Martina Franca, ore 20) e altre iniziative, per commemorare e sensibilizzare.
Sensibilizzare a cosa: alla denuncia. Qui, un fatto al quale chi scrive ha indirettamente assistito, non lontanissimo nel tempo. Un racconto, auspicabilmente, non inopportuno. Serve per incoraggiare alla denuncia. Dunque: chi scrive, alcuni anni fa si imbatté in una donna molto bella. Quella sera, un incontro in piazza. Lei tremava, quando le arrivò la telefonata: era dell’avvocatessa, perché l’indomani sarebbe stato il giorno del processo.
Paura vera. E dire che lo stalker aveva agito da tempo e, razionalmente, se qualcuno dovesse avere paura era lui, per la condanna. Invece aveva paura la donna, per quello che aveva subìto da quell’uomo, per l’unica colpa di essere disinteressata a lui. Aveva paura ma andò avanti, la donna. Il processo si è tenuto, lo stalker è stato condannato e quella donna ha fatto della sua debolezza, della sua paura, la sua forza. Morale: non abbiate paura di denunciare e fatelo a testa alta. Fosse anche in famiglia, luogo talvolta pericolosissimo.
E chi a conoscenza di situazioni che non quadrano, anche solo sospettandole, non abbia paura di ficcare il naso. Può salvare perfino una vita.
Agostino Quero