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Regione Puglia: patto di stabilità, 96 milioni di euro disponibili per province e Comuni pugliesi grazie a intesa con la Sicilia Annuncio di Vendola e Di Gioia

sede giunta regione puglia

La Regione Puglia ha siglato un’intesa con la Regione Sicilia in tema di spazio finanziario, tale da rendere disponibili 96 milioni di euro per Comuni e province pugliesi, per consentire una maggiore capacità di spesa e “alleviare la morsa del patto di stabilità”. La stessa operazione si prova attraverso intese con altre Regioni. L’annuncio è del presidente Nichi Vendola e dell’assessore regionale al Bilancio, Lello Di Gioia.

Di seguito il comunicato diffuso dalla Regione Puglia:

L’assessore al Bilancio, Leo Di Gioia, ha presentato questo pomeriggio con il presidente Vendola la delibera di Giunta sull’accordo con Anci e Upi per il patto di stabilità interno “verticale incentivato”, determinando in circa 96,7 milioni di euro la quota di obiettivo di competenza eurocompatibile della Regione Puglia per il 2014. “Abbiamo approfittato – ha detto Di Gioia – di una norma approvata in conferenza Stato-regioni lo scorso 13 marzo, con la quale la Puglia cede alla regione Sicilia l’incentivo ad essa spettante per l’attivazione del patto di stabilità regionale incentivato”. Il 25% andrà alle province, il 75% (72 milioni) ai Comuni, con la divisione per questi ultimi in Comuni superiori o meno a 5.000 abitanti: lo “spazio finanziario” in più dovrà coprire spese per investimenti. “L’anno scorso – ha ricordato Di Gioia – la Puglia fu beffata, non potendo usufruire del patto verticale. Quest’anno la legge di Stabilità ci ha permesso di acquisire disponibilità dalla Sicilia”. In cambio è stata ceduta liquidità alla Sicilia, che ha spazi finanziari ma poca “cassa”, per 80 milioni: la somma che lo Stato avrebbe versato alla Puglia come premialità per l’accordo con gli enti locali”. Acquisito il via libera del Ministero dell’Economia la misura è stata presa e potrà dare un po’ di respiro agli investimenti – soprattutto lavori pubblici – degli enti locali, spesso bloccati dal patto di stabilità. Le richieste dei Comuni erano però molto superiori, ma questo li aiuterà comunque a far fronte a spese improrogabili.


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