Trentasei anni fa, il 16 marzo 1978, in via Mario Fani a Roma veniva rapito Aldo Moro. Quella mattina a Montecitorio si presentava il governo. Moro, presidente della Dc, non ci arrivò mai.
Nel sequestro Moro furono anche assassinati cinque componenti della scorta: il piemontese Oreste Leonardi e il marchigiano Domenico Ricci, carabinieri, e il campano Raffaele Iozzino, il molisano Giulio Rivera e il fasanese Francesco Zizzi, poliziotti.
Furono i terroristi delle brigate rosse a compiere l’agguato, bloccando la Fiat 130 a bordo della quale c’era lo statista nato a Maglie, e bloccando la scorta. I cinque militari vennero trucidati, Moro fu rapito fino all’uccisione avvenuta 55 giorni dopo, il 9 maggio. Il rapimento Moro è la pagina più buia della storia repubblicana d’Italia.