Il vizio è stato ritenuto tale da inficiare “tutti gli atti della consultazione elettorale che, pertanto, devono essere annullati”. Il vizio è stato rinvenuto, dai giudici del tribunale amministrativo regionale di Bari, nell’ammissione alle elezioni della lista Gravina on, annoverata nella coalizione guidata da Alesio Valente poi diventato sindaco di Gravina in Puglia. Accolto, così, il ricorso di sei fra cui Domenico Franco Romita, candidato sindaco sconfitto.
In 14 dei 15 moduli con le firme a sostegno della lista non c’erano le generalità del candidato sindaco.
Ora c’è la prospettiva del Consiglio di Stato, per una definitiva valutazione della vicenda elettorale dello scorso giugno.