Le parlamentarie del M5S, da ieri, si svolgono nel caos. Si trovano fra i candidati online alla candidatura, individui che non hanno chiesto di esserci. Non si trovano nel novero, individui che lo avevano chiesto. C’è chi, parlamentare uscente, è stato escluso, così. C’è chi chiede annullate tutto e tra le migliaia di persone che protestano in Italia, anche numerosi pugliesi. Quale meccanismo sia stato scelto dai vertici del movimento 5 stelle per piazzare quello o quell’altro alle parlamentarie, ed escludere quello o quell’altro, chissà.
Nel frattempo, dal consiglio regionale della Puglia si prospetta un tentativo di trasferimento in massa da Bari a Roma. Fra candidature uninominali, plurinominali, nel collegio x o y. Di destra, di sinistra. Sono così tanti gli interessati a tentare il seggio di Roma che anche le sedute del consiglio regionale (per le quali questi individui sono stati eletti) ne risentono. Ieri, a parte una legge regionale per Taranto che rischierà anche lo stop per incostituzionalità, poco o nulla.
Oggi, a Roma, direzione nazionale Pd. Come si è detto già ieri, si prospetta una candidatura di Paolo Gentiloni in Puglia. Per i seggi con le liste plurinominali, il Pd pugliese è quotato con otto seggi sicuri, dai sondaggi. Michele Emiliano chiede che cinque delle candidature “buone” siano per la sua corrente. Renzi non ne vuole sapere. Si prospetta uno scontro ancora, fra i due.