Non è solo la presentazione delle liste per le elezioni politiche. Oggi è proprio giornata di elezioni. Nel calcio almeno. Il calcio nel caos che oggi cerca una guida.
A Fiumicino, assemblea elettiva Figc. In corsa per diventare presidente (in ordine alfabetico) Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi. Il primo è pugliese, di Castellaneta. È il presidente della legapro. Il secondo, presidente della lega dilettanti, è di Avellino (e oggi si candida pure per ridiventare senatore). Il terzo, veronese, ex centrocampista (fra l’altro) degli scaligeri e della Roma, è presidente del sindacato calciatori. Se nessuno dei tre dovesse fare un passo indietro, difficile riuscire nell’elezione. A fine settimana scorsa, circolava ipotesi di sostegno, non immediato, di Tommasi a Gravina. Ipotesi. All’atto pratico, tutti e tre sono schierati per proporre i rispettivi programmi. Il calcio ha necessità di darsi il programma più innovativo e stravolgente di ciò che è stato finora, culminato con l’eliminazione dai mondiali. E dire che è ancora in posizioni di vertice Carlo Tavecchio, attualmente commissario della lega di serie A, con tanta voglia di diventarne presidente. Magari glielo fanno fare anche.
La realtà è che il calcio italiano, dal caos, per ora non si è discostato. Vi è pienamente dentro. Con il presidente del Coni che, capita la situazione, non disdegnerebbe per nulla, di provvedere a un bel commissariamento. Anche della federcalcio.
Che giornata campale oggi.
(foto: fonte figc.it)