La polizia deve adesso risalire al motivo dell’esplosione della scorsa notte a Martina Franca. A mezzanotte e dieci circa, uno scoppio che ha distrutto una Lancia Y in via Sanità, auto parcheggiata (e di proprietà) sotto casa di un bancario. In maniera indotta è stata danneggiata anche un’altra vettura, pure parcheggiata, davanti a quella presa di mira. I pompieri hanno spento l’incendio, i poliziotti hanno svolto i rilievi e hanno trovato, praticamente subito, nei pressi della macchina andata a fuoco, una bottiglia che di norma doveva contenere tea confezionato ma che invece, stando all’olfatto, conteneva liquido infiammabile.
Dunque, incendio doloso, si dà praticamenteper scontato. Adesso c’è da comprendere il perché: una reazione a qualcosa di sgradito, in un caso da chiudere come caso isolato, o si è all’avvio di una procedura criminale che anche in altre parti del territorio prende sempre più corpo? Questa è la risposta da dare subito alla vicenda della scorsa notte e, nel caso non si tratti di caso isolato, va data anche subito una risposta preventiva a eventuali malintenzionati.