La bara bianca di Domenico a sinistra dell’altare; palloncini bianchi e celesti, vicino al feretro. Accanto, la bara della mamma, Carla Maria Fornari. Nella chiesa di San Nicola, a Palagiano, una chiesa stracolma di persone, la messa concelebrata dai tre parroci del paese e dal responsabile della gestione diocesana di Castellaneta. Monsignor Favale dice ai mafiosi “pentitevi” e ripete, insomma, l’esortazione del papa. Ai giovani, l’esortazione a impegnarsi per una società giusta e solidale e lontana dalla mafia.
La cerimonia funebre è stata svolta anche in un contesto di enorme preoccupazione: la piazza antistante la chiesa, praticamente bilndata. Il divieto di svolgere contemporaneamente a questi due funerali, anche quello di Cosimo Orlando, la terza vittima della strage di Palagiano di lunedì sera. Domani, per motivi di ordine pubblico, la salma di Orlando sarà portata al cimitero e lì benedetta da un sacerdote. In forma privata.
Preoccupazione enorme e dolore ancora di più, per la morte di un bambino giustiziato a tre anni, colpevole solo di essere in braccio alla persona sbagliata, in quel momento. Un’esecuzione mafiosa, una vicenda sconvolgente, innanzitutto per la comunità di Palagiano con il sindaco Tedesco (presente in chiesa, vicino ai parenti delle due vittime) che ha proclamato il lutto cittadino dalle 13 alle 18 odierne.
Ultimo saluto, oggi, per Domenico e per la sua mamma. Un saluto fatto di sgomento.