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Sanità: chiusura punti di primo intervento, la protesta anche a Ceglie Messapica Nei confronti della giunta della Regione Puglia

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Di seguito la comunicazione di Angelo Gasparro, “Noi con l’Italia” di Ceglie Messapica:

La decisione della Giunta Regionale circa la Chiusura dei Punti di Primo intervento (ex pronto soccorso) toccherà anche comuni del Brindisino e figuriamoci se ancora una volta non sarà il nostro Comune a pagarne le conseguenze. Da Anni Attendiamo, così come stabilito da Delibera di Giunta Regionale l’Istituzione del Centro Risvegli, come da mesi attendiamo che dalle parole della Campagna Elettorale del Consigliere Regionali Fabiano Amati, seguono i fatti sul Bando di Gara per la costruzione del Centro Risvegli a Ceglie Messapica. Ancora una volta Ceglie non può rimanere impassibile di fronte a questo dramma Sanitario che continua sulla nostra Città. Ceglie è formata da 20.000 Abitanti che ha visto chiudere un Ospedale fiore all’occhiello degli anni 70/80 ed oggi non ha nessun punto di riferimento dal punto di vista delle strutture Sanitarie. La classe politica e dirigenziale di questo Paese deve fare un esame di coscienza di fronte a questo scempio sanitario locale. Chiediamo al Sindaco di assumere tutte le iniziative possibili per contrastare la decisione della Giunta Regionale, qualora sarà chiamato, così come da comunicato del Presidente della Regione, al confronto su tavolo Regionale sulla chiusura dei PIT,. faccia valere gli interessi della Città e batta i pugni sul tavolo Regionale. Non si faccia passare il tutto su scuse quali… ce lo chiede il Governo Nazionale… o si tratta solo di riconversione, perché sotto la Parola Riconversione si è Chiuso l’Ospedale.


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