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San Michele Salentino: accusa, anche le minacce di morte nei confronti dei genitori. Violenze durate dieci anni. Arrestato 35enne Anche altri congiunti, secondo la contestazione, vittime dei maltrattamenti. Sequestro di persona, estorsione e danneggiamento a carico dell'uomo

carabinieri giulia nuova

Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

I Carabinieri della Stazione di San Michele Salentino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 35enne del luogo per i reati di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, estorsione e danneggiamento. L’attività investigativa ha fatto emergere tutta una serie di episodi verificatisi in San Michele Salentino in un arco temporale che abbraccia quasi un decennio, dall’anno 2008 al 2018 e perpetrati dall’arrestato nei confronti dei propri congiunti conviventi e non conviventi. Quindi, eventi avvenuti prevalentemente in ambiti familiari dove l’arrestato aveva creato una sorta di regime improntato alla violenza e alla prevaricazione, determinando a carico degli stessi condizioni di vita penose. Ampia è la gamma degli episodi addebitati all’indagato che vanno dalle frasi dal contenuto minaccioso (minacce di morte), che con frequenza quasi giornaliera ha profferito servendosi anche di un’accetta che nella circostanza brandiva, al lancio di suppellettili presenti nell’abitazione in cui ha convissuto con i genitori. Ed ancora i suoi quotidiani scatti d’ira a seguito dei quali ha danneggiato l’arredo, gli infissi, i vetri dell’appartamento, nonché gli effetti personali delle parti offese. In una circostanza ha persino danneggiato gli specchietti retrovisori esterni dell’autovettura del padre. A seguito della sua costante aggressività, dovuta all’abuso di bevande alcoliche, in numerose occasioni non sono mancati gli atti di violenza fisica di cui si è reso protagonista rivolti nei confronti dei genitori ai quali ha sferrato schiaffi al volto e spintoni contro le pareti. Violenze che hanno cagionato lesioni personali e traumi al viso e al cuoio capelluto dei malcapitati. Non sono mancati anche gli episodi estorsivi perpetrati nei confronti della ultraottantenne prozia paterna, minacciata di morte in più circostanze sia con gesti intimidatori, sia pronunciando frasi dal contenuto minatorio tanto da costringerla per paura che le venisse bruciato l’appartamento a consegnargli quasi quotidianamente la somma di 15/20 € e anche più, ogni giorno, corrispondenti a più della metà della pensione percepita dalla donna.

In sostanza, in questo lunghissimo arco temporale l’uomo si è reso protagonista di ricorrenti condotte violente e minacciose rivolte ai genitori, al fratello minore e all’anziana prozia aggredendoli sia fisicamente che verbalmente, provocandogli lesioni personali, ingiuriandoli e minacciandoli anche con l’uso di armi improprie (un coltello a molla e un’accetta). Ed infine segregando in camera da letto il padre diabetico per oltre 12 ore, costringendolo durante la notte a espletare i propri bisogni fisiologici all’interno della stanza. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Brindisi.


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