Si sa da tempo che nella vicenda di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre gioca un ruolo fondamentale anche la campagna elettorale per il governo indiano. Si vota fra alcune settimane e sono in corso i comizi. Uno dei quali non è stato proprio rassicurante per i due marò: il candidato premier Narendra Modi, oppositore di Sonia Gandhi (premier indiana ma italiana di nascita, non è irrilevante il particolare) se l’è presa con Girone e Latorre per attaccare la sua avversaria. E ha detto, fra l’altro: perché non sono in carcere quei due accusati di avere ucciso due pescatori?
Pensa se Modi va a vincere le elezioni.
Oggi sarebbe stata giornata di udienza al processo di Delhi, ma dopo l’accoglimento del ricorso presentato dai due marò contro l’utilizzo della polizia antiterrorismo nell’esame del caso, il processo è sospeso. L’Italia ne fa una questione di giurisdizione: Girone e Latorre devono essere giudicati nel nostro Paese. Ma che aria tiri in India, è testimoniato anche dalle parole del candidato premier.