Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Sino al 10 luglio 2018 è possibile partecipare alla terza edizione del premio di pittura Giuseppe Casciaro, istituito dall’Associazione Turistica Pro Loco “Ippocampo” Vignacastrisi-Ortelle. All’opera vincitrice verrà assegnato un premio finale di Euro 1000 conferito da una giuria composta da esperti del settore.
In questa sua terza edizione il premio di pittura Giuseppe Casciaro, si arricchisce del patrocinio, dell’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Ortelle e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce. Da quest’anno il montepremi per la prima opera classificata è del valore di 1000 euro, in più l’artista vincitore avrà la possibilità di esporre la sua opera alla ART and ARS GALLERY di Galatina.
Una giuria altamente qualificata premierà il vincitore in occasione del finissage della collettiva allestita nelle sale della Biblioteca Comunale di Vignacastrisi (LE), sabato 4 agosto 2018.
Con la manifestazione si intende stimolare la riflessione sull’arte contemporanea nonché il recupero e la valorizzazione della figura del noto pittore salentino Giuseppe Casciaro, originario di Ortelle.
Le edizioni precedenti vedono tra i vincitori, nel 2016 Gianfranco Basso con l’opera Queen of the world e nel 2017 Giuseppe Ciracì con l’opera RL 12409 r (temporale su una vallata alpina) dal Codice di Windsor.
Giuseppe Casciaro è stato un pittore paesaggista italiano nato a Ortelle, in provincia di Lecce il 9 marzo 1863, morto a Napoli il 25 ottobre 1941.
Inizia gli studi classici, che interrompe per frequentare i corsi di disegno del professor Paolo Emilio Stasi. Frequenta l’Istituto di Belle Arti di Napoli, seguendo i corsi di Toma e Lista.
Frequenta gli studi artistici di Domenico Morelli e Filippo Palizzi. Dopo aver sperimentato diverse tecniche, approccia la tecnica del pastello. Pur continuando a produrre, se pure in misura ridotta, rari dipinti ad olio, la sua tecnica preferita è il pastello, diventando uno dei migliori, se non il migliore, tra i pastellisti italiani dell’epoca.
È principalmente paesaggista e produce con grande fecondità ritraendo soprattutto i dintorni di Napoli, l’Irpinia (Nusco) e la Puglia. Ha rapporti di amicizia con alcuni tra i migliori pittori napoletani del periodo, quali Francesco Paolo Michetti, Edoardo Dalbono, Francesco Mancini, Attilio Pratella.
Espone sia in Italia che all’estero e lavora, nei primi anni del Novecento, anche per il noto mercante parigino Goupil. Nel 1899 partecipa alla III Esposizione internazionale d’arte di Venezia.
È stato professore onorario delle Accademie di Belle Arti di Napoli, di Urbino e di Bologna. Molto nota la sua collezione privata e raccolta d’arte, andata poi dispersa con disegni da Canova a Fattori.