Di seguito un comunicato diffuso da Antonio Martucci, consigliere regionale della Puglia:
“Il meccanismo incentivante innescato, nelle intenzioni, dallo strumento dell’Ecotassa, si sta rivelando deleterio per le economia dei bilanci degli Enti comunali”, così il Consigliere Regionale Antonio Martucci, che si rivolge all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro.
“Lo strumento sanzionatorio mette in ginocchio i Comuni pugliesi, compresi quelli che sono già pronti a partire con nuovi piani rifiuti costruiti con criteri finalizzati ad aumentare le percentuali di differenziata. È arrivato il momento – dice Martucci – di trovare soluzioni alternative, che non possono evidentemente essere delle semplici proroghe. Occorre trovare uno spazio di intervento capace di mettere a sistema le politiche ambientali dell’intera Regione, perché non si può da un lato aumentare le procedure burocratiche (mi riferisco all’approvazione dei piani rifiuti negli Aro, ndr) e dall’altro lato punire i Comuni poco virtuosi e in tutto questo senza trovare alcuna soluzione alla questione”.
È all’Assessore Nicastro che si rivolge Martucci: “Si cerchino subito delle strade differenti: sì alla sanzione dei Comuni poco virtuosi, sì a chi invece lavora bene, ma si eviti di ragionare con i paraocchi, perché in questo particolare momento storico di crisi non è assolutamente possibile mettere mano così pesantemente sulle casse dei nostri Comuni”.
Troppi sono gli Enti per cui, in assenza della quota certificata di differenziata al 30%, la tariffa raggiunge cifre che schizzano quasi al doppio del costo.
L’art. 29 della L.R. 45/2013 dice che tutti i comuni che nel mese di giugno 2014 raggiungeranno una differenziata superiore del 5% rispetto alla media del periodo settembre 2012-agosto 2013 avranno alcune agevolazioni sull’Ecotassa. In pratica se a giugno avranno migliorato la percentuale di differenziata di almeno un 5% potranno non versare la differenza tra la vecchia ecotassa e la nuova alle casse regionali.
“Oggi occorre fare molto di più – conclude Martucci – perché è necessario che la Regione predisponga opportune forme di rientro anche per quei Comuni che tale risultato non sono i grado di garantirlo e che altrimenti porterebbero i cittadini a pagare un’Ecotassa alle stelle”.