Le telefonate di protesta, numerose. Cittadini di Calimera che non ne potevano più. Così al secondo giorno del rave party, in contrada Capone, si sono presentati i carabinieri. Una distesa di auto e camper e tende. Casse acustiche potentissime per la musica più che a palla. Circa cinquecento partecipanti. Fra le identificazioni da compiere, quelle di chi era responsabile del rave party e dunque di occupazione abusiva del suolo (di un proprietario ignaro della manifestazione) e disturbo della quiete pubblica.