Dopo la relazione dell’Autorità anticorruzione che rileva criticità, le parole del ministro.
Stamani alla Camera, rispondendo a un’interrogazione urgente, Lujgi Di Maio ha definito la gara che ha portato all’acquisizione dell’Ilva da parte di Arcelor Mittal un pasticcio. “Lesa la concorrenza”.
Tira aria, minuto dopo minuto, di dovere o meglio volere, ripartire da zero.
Carlo Calenda, predecessore di Di Maio, contesta l’interpretazione dell’attuale ministro e cita un parere dell’Avvocatura dello Stato quale legittimazione ulteriore della procedura seguita. Teresa Bellanova, ex viceministro, dice in sostanza: se Di Maio vuole chiudere l’Ilva lo dica ma non parli di irregolarità commesse prima perché non ce ne sono state.