Ha parlato con Aldo Maria Valli, vaticanista del tg1, l’alto prelato Carlo Maria Viganò che ha chiesto le dimissioni del papa. Ha pubblicato, fra l’altro, un memoriale e l’ha fatto, dice “perché oramai la corruzione è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa”, riporta l’Huffingtin Post. Le accuse dell’ex nunzio apostolico negli Stati uniti: c’è stata omertà a tutela di preti e anche prelati di alto livello (il cardinale Theodore McCarrick, nello specifico. Il papa gli ha tolto la porpora cardinalizia, cosa che non sembra proprio un insabbiamento). Un esempio di tali coperture, secondo Viganò che tira in ballo anche il papa e rifiuta di essere considerato il “corvo” del Vatileaks: vengono tirati in ballo i cardinali Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi (questi, arcivescovo emerito di Taranto: foto home page, fonte it.wikipedia.org) componenti della commissione incaricata di indagare sul Vatileaks. Commissione dinanzi alla quale Viganò ha testimoniato ma che, per una frase poi rivoltagli da Herranz, ha ritenuto essere parte di quel sistema oggi combattuto.
Va detto che nei confronti del papa l’attacco è diretto, da tempo e in maniere più o meno aperte, da una parte della chiesa.