Di seguito un comunicato diffuso da Teatri di Bari:
«La riapertura di un teatro è sempre una bella notizia. Un teatro come il Radar di Monopoli ha una storia e delle caratteristiche tecniche di alta qualità. La presentazione qui della sua rinascita è per noi motivo di grande gioia e segna un momento importante non solo per il comune di Monopoli ma per tutto il comparto culturale pugliese. So quanto è difficile partire. Vi daremo come fondazione tutto l’aiuto possibile per questo inizio. Chi si abbonerà alla stagione di Monopoli avrà uno sconto sull’acquisto dei biglietti della stagione della Fondazione Petruzzelli
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ha detto il Sovrintendente della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, Massimo Biscardi.
«Lo sviluppo culturale della città di Monopoli passa anche attraverso il teatro. Ecco che, allora, il recupero dell’ex Cinema Teatro Radar trasformato in un grande polo culturale è già di per sé una notizia straordinaria. Perché questo gioiello del patrimonio pugliese potrà finalmente tornare a splendere e perché potrà farlo all’insegna di una programmazione di grande qualità. L’augurio è che questa programmazione adesso sia condivisa il più possibile con l’intera comunità. Perché solo così s’investe davvero sulla crescita sociale e culturale dei territori, così si realizza turismo culturale, a partire da quello interregionale
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Teatri di Bari inizia un percorso che si lega alla visione del Comune di Monopoli e del Conservatorio Nino Rota. Un percorso, appunto che non si esaurisce nell’organizzazione di spettacoli, ma costituisce un’esperienza complessa e articolata da esplorare e valorizzare nei suoi molteplici aspetti, con la convinzione che il teatro sia strumento concreto di educazione – spiegano Vincenzo Cipriani e Augusto Masiello, rispettivamente direttore e presidente dei Teatri di Bari -. Si cercherà da un lato di esaltare le realtà e le potenzialità del territorio, dall’altro di portare a Monopoli gli artisti della scena nazionale ed internazionale. Il teatro è il luogo dove una comunità liberamente riunita si rivela a se stessa, per questo Teatri di Bari ha come obiettivo quello di rendere il Radar una “calamita” per gli artisti nati a Monopoli, per artisti del territorio che lavorano in altre città e all’estero. Con l’apertura di un nuovo spazio teatrale e culturale si crea l’occasione per lavorare sulla formazione delle nuove generazioni, come a Monopoli già succede con la musica, grazie al lavoro del Conservatorio Nino Rota
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Angelo Annese, sindaco di Monopoli:
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Se oggi siamo qui è perché otto anni fa un sindaco visionario, il mio predecessore Emilio Romani, ha pensato di far rivivere un contenitore abbandonato e chiuso sin dal 1985. Una pazza idea che si concretizzo’ con la firma di un protocollo d’intesa nel 2010 tra Comune di Monopoli, Conservatorio di Monopoli e Miur. In questi anni ho seguito personalmente i lavori e nel corso del tempo ho capito quanto i monopolitani siano legati al Radar. Oggi il teatro è un contenitore monopolitano ma che deve guardare oltre e per questo abbiamo scelto Bari per la presentazione. Occorre fare sistema con il territorio. Auguro a Teatri Bari un buon lavoro. A loro affidiamo il Radar augurandogli di regalare a Monopoli e a tutto il territorio una splendida stagione teatrale. Saremo sempre a vostro fianco
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Rosanna Perricci, assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Monopoli
«Oggi siamo qui per presentare il gestore del Radar. È stato un bando avviato dal Comune di Monopoli, aperto al mercato nella consapevolezza della reattività del mercato. Una consapevolezza che il Comune di Monopoli ha avuto sin dall’inizio e per questo ha destinato una somma annuale, non per l’inaugurazione del teatro, ma per la sua gestione. Quella reattività del mercato ha portato il consorzio di Bari a partecipare e a raccogliere la sfida per dare una prospettiva futura alla storia del Radar, il cui obbiettivo è andare oltre il territorio di Monopoli
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Anna Cammalleri
«Il fatto che ci sia stata una partnership consolidata e solida per dieci anni nonostante i vari avvicendamento evidenzia che la validità del progetto è stato l’elemento consolidante di questa iniziativa. La scuola ha bisogna di progetti solidi e che tengano il tempo perché agisce oggi per domani. Dieci anni, insomma, tenuti e mantenuti. Inoltre, non a caso, questa collaborazione incontra un fatto nuovo, la legge 107 che ha inserito l’insegnamento della formazione artistica e teatrale nel curriculum formativo delle scuole. Infine, quello che sta nascendo oggi avrà di sicuro una leva regionale per tutte le scuole quale prototipo di eccellenza verso quel piano delle arti che qui si può validamente concretizzare»