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Strage nazista di Matera, 75 anni fa: fra le 15 vittime tre martinesi e un tarantino Si commemorano nel territorio Mario Greco, Francesco Lecce, Raimondo Semeraro e Tommaso Speciale morti il 21 settembre 1943. Quel giorno perirono in totale 26 persone

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Di Antonio Scialpi:

Ricorrono oggi i 75 anni della Strage di Matera del 21 settembre 1943.
La strage di Matera fu compiuta per rappresaglia dall’Ufficiale tedesco Von Schulenburg ( 1902-1944), dopo la rivolta della città il 20 settembre 1943 contro l’occupazione nazista. Il 21 settembre del 1943 fu fatta esplodere la Caserma della Milizia dove erano rinchiusi cittadini di Matera in rivolta , militari italiani e tre cittadini di Martina Franca: l’avvocato Mario Greco ( 1906-1943), l’ufficiale giudiziario, Raimondo Semeraro ( 1906-1943), e il bracciante Tommaso Speciale ( 1909-1943) recatisi a Matera per una causa. Furono accompagnati dall’ autista tarantino Francesco Lecce ( 1907-1943) nella cui vettura, perquisita alle porte di Matera dalle truppe tedesche allarmate per la rivolta e per il prossimo arrivo degli anglo-americani sbarcati sulla costa ionica, fu trovata una targa inglese e perciò i quattro furono rinchiusi nella Caserma della Milizia, sospettati di spionaggio a favore degli angloamericani. La notizia della loro morte arrivò in città con molto ritardo e le famiglie furono lasciate sole. Nel tempo si è persa anche la memoria di questi tragici fatti. Solo Carlo Levi ne parlò nel 1952. Quasi tutto dimenticato. Nel 1996 fu riaperta l’inchiesta sugli autori della strage da parte della Procura di Bari, ma fu subito archiviata perché i presunti autori erano morti. Nel 2003 sono state rese pubbliche e tradotte in italiano da parte dello studioso materano Franco Ambrico in “War Crimes at Matera” le testimonianze documentarie e fotografiche raccolte dal capitano Wiliam James Hutchins, inviato a Matera nel 1944 dalle autorità militari inglesi per condurre un’inchiesta sulla strage del 21 settembre. Da queste testimonianze, storicamente è stato possibile risalire anche a notizie biografiche dei nostri concittadini e dei loro familiari, prima e dopo la strage,raccolte dall’ufficiale inglese.
Nel 2004, dopo tante indagini storiche e giornalistiche fu pubblicato il libro del compianto giornalista Franco Giustolisi , L’Armadio della Vergogna , che nelle prime pagine indicava la Strage di Matera come la prima di una lunga scia di sangue innocente sparso per rappresaglia da parte dei nazisti, rimasto impunito per via della guerra fredda . Nel 2004 il Liceo Classico “Tito Livio”, nell’ambito della “Giornata della Memoria”, realizzò una ricerca storica in dvd fra Matera e Martina dal titolo “Una strage dimenticata”, raccogliendo le testimonianze dei parenti delle vittime e dei testimoni della strage.
Il 13 ottobre 2013 nella Sala Consiliare di Palazzo Ducale di Martina, per i 70 anni, si tenne il convegno “Storia e Memoria della lotta di liberazione nel Mezzogiorno – A settant’anni dalla strage di Matera in ricordo di Mario Greco, Raimondo Semeraro e Tommaso Speciale”, alla presenza del sindaco di Matera Salvatore Adduce, del sindaco di Martina Franco Ancona, con le conclusione affidate al prof. Teo Pizzigallo, recentemente scomparso.

Nella città di Matera ai tre cittadini di Martina Franca sono dedicate tre strade; un’altra via, invece, è intitolata all’avvocato Mario Greco nel quartiere Carmine di Martina Franca su iniziativa del Sindaco Franco Punzi e Giovanni Margiotta. Di recente, la storiografia sull’antifascismo ha riportato alla luce i fatti di Matera, soprattutto dopo la scoperta dei 695 fascicoli impolverati nell’ “Armadio della vergogna” a Roma presso il Tribunale Militare, dove furono depositati tutti gli esiti delle inchieste sulle stragi naziste commesse dal ’43 al ’45 dalle truppe della Wermacht.

La rivolta di Matera è importante nella storiografia perché la città lucana, medaglia d’argento per la resistenza nel 1966, fu la prima liberarsi dall’occupazione nazista prima dell’arrivo degli angloamericani e prima ancora delle quattro giornate di Napoli.
Dopo tante ricerche storiche ed iniziative il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha attribuito alla città di Matera la medaglia d’oro al valore civile con la seguente motivazione “Durante gli ultimi giorni di permanenza dei tedeschi in città, la popolazione materana, sempre più esasperata dalle distruzioni, dai saccheggi e dai soprusi compiuti dagli invasori che si preparavano alla ritirata, si rese protagonista di atti di eroismo e di martirio per contrastare la violenza perpetrata dagli occupanti, sia nel centro urbano che nelle campagne, che causò rastrellamenti e numerose vittime innocenti. Splendido esempio di identità comunitaria e alto spirito umanitario, orientati ad affermare i valori di libertà e giustizia. Settembre 1943 – Matera”
Anche la città di Martina nei prossimi giorni ricorderà degnamente i valori di queste vittime innocenti con un’opportuna iniziativa.

(immagine: fonte tommasozaccaro.com)

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