Un documento politico, oggi, per dire che il metodo condiviso non va bene, a loro della segreteria regionale del partito democratico. Un documento firmato dal portavoce, Giovanni Procacci (che è un deputato).
Fra l’altro, il segretario regionale del Pd è proprio Michele Emiliano, ovvero colui che è stato sorpassato nella notte, nel ruolo di capolista per le europee, dalla campana Pina Picierno. Gli altri della segreteria democratica della Puglia chiedono a Michele Emiliano di rinunciare alla competizione europea e di puntare dritto sulle elezioni regionali dell’anno prossimo, per candidarsi alla presidenza della Puglia. Regione che, oggi, per il Pd costituisce un caso.
Michele Emiliano, forse, comincia ad essere un po’troppo in credito con il segretario del Pd nonché capo del governo. Doveva fare il ministro, niente da fare all’ultimo momento perché sarebbe stato più utile come capolista alle europee. E oggi abbiamo visto tutti come è andata. Può bastare con le promesse non mantenute, no? Magari Michele Emiliano non lo dirà neanche, ha addirittura detto che la donna capolista era una buona notizia anche se il silurato era lui. Però, dall’esterno, questo si percepisce: promesse tante, al sindaco di Bari (che fra l’altro è il sindaco con il maggior consenso in Italia, fra quelli delle città metropolitane) e fatti pochini. Anzi, per ora, niente.
Alla Regione candidato dei moderati. Tutti.