Di seguito un comunicato congiunto Borraccino-Baccaro;
In queste ore gli operai Ilva stanno vivendo, purtroppo, un momento surreale, poiché stanno ricevendo le comunicazioni attraverso le quali apprendono quale sarà il percorso lavorativo e la condizione di reddito che la nuova proprietà ha deciso per loro. Ricordiamo che ci saranno circa 3000 lavoratori che, dal 1° novembre 2018, rimarranno in Amministrazione Straordinaria e quindi in Cassa Integrazione, a zero ore.
La nostra posizione, molto critica, sulla cessione di Ilva ad ArcelorMittal è nota.
Riteniamo prioritario chiedere che il Governo controlli il rispetto dei criteri di massima trasparenza nella gestione di questa fase. Non vorremmo che, come spesso accade in queste situazioni, la proprietà della fabbrica colga l’occasione per “liberarsi” di chi è stato protagonista di lotte per la difesa delle giuste condizioni lavorative all’interno dello stabilimento e per la tutela della salute pubblica, messa a rischio dall’inquinamento eccessivo causato dalla produzione. Da quello che stiamo riuscendo ad apprendere e dalle diverse segnalazioni che i lavoratori ci fanno, sembrerebbe che molti dei lavoratori lasciati in Amministrazione Straordinaria siano anche con famiglie monoreddito e carichi familiari pesanti.
È legittimo chiedere al Ministro del Lavoro di verificare il rispetto della Legge e garantire l’applicazione dei criteri da essa previsti.