Il sindaco di Martina Franca nei mesi scorsi, quando motivò il tributo Tares nella maniera in cui veniva determinato (male, si dice da qui) disse che così, era “blindato” il rapporto economico con la Tradeco, il gestore in proroga del servizio rifiuti, e quindi quell’azienda non avrebbe avanzato pretese a “sorpresa”, un indomani.
Erroraccio di valutazione. Un altro, verrebbe da aggiungere. Perché la Tradeco, esattamente ieri, è andata a bussare a denari al sindaco di Martina Franca. Non ne ha chiesti neanche tanti, una ventina di migliaia di euro che l’azienda ritiene di avanzare dal Comune e che, se il Comune non dovesse dare luogo a pagamenti per la raccolta del cartone dai supermercati, quella raccolta cesserebbe. Da domani. Lite furibonda, poi si è preferito aggiornarsi a oggi pomeriggio per una (difficile) riunione fra vertici comunali e vertici dell’azienda.
SUllo sfondo, il problema è quello dell’ecotassa e della necessità di incrementare del cinque per cento entro pochi mesi ormai, la percentuale di raccolta differenziata, altrimenti la Regione imporrebbe al Comune (come a tutti quelli incapaci di raggiungere il livello stabilito) di pagare una sanzione da 25,82 euro a tonnellata. Una cosa che per Martina Franca significherebbe una spesa da circa settecentomila euro.
Per cercare di incrementare del fatidico cinque per cento la raccolta differenziata è fondamentale la raccolta del cartone, perché è praticamente l’unico materiale che fa registrare significative quote di raccolta differenziata. Se la Tradeco dovesse sfilarsi, l’impresa ardua di raggiungere l’obiettivo diverrebbe impossibile. Una delle conseguenze di un appalto vecchio, costoso, inadeguato e tutte le altre caratteristiche negative che possano venire in mente. Però, al di là dei lodevoli sforzi dell’assessore comunale all’Ambiente di Martina Franca, il problema è irrisolto ancora. E da domani, se dovesse fallire il tentativo di mediare con l’azienda (altro che rapporto blindato) si aggraverebbe pure. Con un sindaco che (anche) in tema di rifiuti, finora, nei fatti ci ha preso pochino.