Di Umberto Palazzo, responsabile progetti e comunicazioni Aptea. associazione pazienti:
Le ultime linee guida americane hanno inaspettatamente abbassato i valori della Pressione Arteriosa da considerare normali a 130/80 mm di mercurio. Con questa riduzione dei valori pressori , milioni di americani si troveranno nella fascia dei pazienti definiti ipertesi .
Il prof. Vito Vulpis , Direttore U.O.S.D. di Medicina d’Urgenza , ipertensione e rischio cardiovascolare Policlinico di Bari , nel congresso “Update in Cardiologia” ha chiarito la posizione europea e italiana sottolineando che :
Per le Società Scientifiche Europee ESH/ESC e Società Italiana Ipertensione Arteriosa (SIIA) è considerato iperteso chi ha una pressione superiore o uguale a 140/90 mm Hg.
La pressione arteriosa va misurata con tranquillità a casa e tutti dovrebbero avere un misuratore semi automatico acquistabile in farmacia e validato dalle Società Scientifiche
Occorre valutare non più la pressione occasionale ma il ” profilo pressorio” che si ottiene facendo la media di misurazioni giornaliere mattino e sera per sette giorni
Il medico di famiglia valuterà il profilo pressorio e se necessario prescriverà ulteriori accertamenti tecnici prima di un’eventuale terapia farmacologica ricorrendo il più possibile alla associazione di due o più farmaci nella stessa pillola.
Meno della metà dei pazienti ipertesi assume la terapia correttamente contribuendone così alla riduzione dei benefici. Risulta importante il ruolo di famigliari e conviventi e della corretta informazione affiancata dal corretto ruolo di tutti gli operatori sanitari.