La responsabile di un centro di accoglienza è stata aggredita nella sede dell’organizzazione di tutela dei migranti, a Martina Franca. Per questo la polizia ha arrestato un pachistano. L’uomo, stando all’accusa, aveva dapprima minacciato la donna allontanandosi poi per l’intervento degli agenti.
Successivamente è tornato e ha aggredito la donna procurandole, secondo la contestazione, ferite guaribili in 25 giorni.
All’origine dell’accaduto, l’allontanamento dall’uomo, per trasferirle in una struttura protetta, della moglie e delle figlie vittime, secondo l’accusa, di violenze psichiche e fisiche. Cosa che ha mandato in escandescenze l’uomo.
Commenta Angelo Gianfrate, Lega: “piena solidarietà all’ooeratrice e alle familiari che vanno tutelate dallo Stato che deve difenderle da un uomo violento. Se accertate le responsabilità deve andare via da qui e scontare nel suo Paese la pena”.
Per i leoni da tastiera razzisti impegnati in commenti superficiali: anche le familiari dell’uomo, vittime (secondo l’accusa) delle sue violenze, sono migranti. Quindi, niente commenti inappropriati.