A maggio 2016 il già dirigente tecnico del Comune di Martina Franca si vide recapitare una lettera. Firmata dal sindaco e dal segretario generale. Si trattava di una richiesta di restituzione di soldi: 148mila 502 euro e 81 centesimi oltre a interessi e spese legali, a titolo (secondo la pretesa) di mancati introiti per l’ente. Cioè, in sostanza,il professionista era stato considerato inadempiente nello svolgimento del suo lavoro.
Ieri per il professionista, Bartolomeo Zizzi, è arrivato un pronunciamento della sezione regionale della Corte dei Conti. La posizione dell’ex dirigente, assistito dall’avvocato Enrico Pellegrini, è stata stralciata ed archiviata, così come quella del funzionario Martino Carbotti. Ciò perché, secondo quanto scritto dal viceprocuratore generale della sezione, quel dirigente e quel funzionario non avevano alcuna competenza decisoria nello stabilire adeguamenti di prezzi che pure dovevano essere adeguati. Così, sancisce la Corte dei Conti, è vero che il Comune ha subito un danno erariale da circa 223mila euro. Ma non è stato procurato dal quel dirigente né da quel funzionario.
Da chi, a questo punto? E come si recupera la somma?